Il programma, sviluppato in modo unitario
ma non ripetitivo, prevede in ciascuna delle
sei Città un convegno e mostra. La
sezione dei convegni è dedicata al
tema della promozione delle identità
locali affrontato nei suoi principali aspetti
applicativi, sulla traccia del processo
metodologico "identità - ruolo
- funzioni - visibilità "; processo
che ha ottenuto il riconoscimento UNESCO,
quale "modello italiano di sviluppo
sostenibile locale, applicabile in altri
ambiti di Siti UNESCO nel mondo".
Il metodo, messo a punto attraverso ricerche
sperimentali nel settore della promozione
dei complessi monumentali e urbani di interesse
storico, evidenzia alle collettività
il valore di mercato dei Beni Culturali
e Naturali per proporre sviluppo sostenibile
attraverso l'integrazione del patrimonio
comune alle necessità d'innovazione
e competitività di interi territori.
Ponendo particolare attenzione all'identità
dei luoghi, colloca al centro della promozione
non solo il patrimonio storico, ma anche
quello naturalistico, e soprattutto l'architettura
"minore", diffusa su tutto il
territorio nazionale.
L'evoluzione culturale, che ha determinato
il passaggio dal concetto di singolo monumento
al riconoscimento dell' "architettura
minore", ha favorito l'attuale attenzione
verso la complessità dei processi
tecnici dell'edificare, per salvaguardare
le tipicità, di materiali e procedure
di cantiere, da considerare elementi significativi
della tradizione e dell'identità
del territorio, linguaggio culturale da
decodificare e trasmettere alle future generazioni.
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Alcuni
esempi di rilievi a Torino
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I
contributi teorici e sperimentali più
recenti in materia evidenziano come anche
l'aspetto autentico del complesso e variegato
linguaggio delle architetture possa essere
salvaguardato solo se ci si riappropria
delle tecniche e dei materiali originari,
ancora testimoniati dal contesto edilizio.
Il recente interesse internazionale rivolto
ai materiali cosiddetti poveri, alle tecniche
originarie, ai trattamenti delle superfici
ed in generale alla cultura materiale locale,
ha acceso negli operatori più sensibili
una particolare attenzione al linguaggio
ed ai significati dell'architettura monumentale
e dell'edilizia minore.
I
materiali e gli elementi dell'ornato costituiscono
i fattori di unicità, identità
e riconoscibilità di una città
e del territorio, solamente se riescono
ad esprimere la propria autenticità;
il paesaggio culturale (ambiente naturale
e patrimonio edilizio storico) non può
essere salvaguardato e valorizzato, se non
si praticano le regole di una corretta manutenzione.
Lo
sviluppo del tema "valorizzazione dell'architettura
storica" nei centri urbani di tradizione,
ha per oggetto l'insieme di saperi connessi
agli apparati di finitura delle facciate,
considerati beni appartenenti alla cultura
materiale locale, e da tutelare non solo
in quanto linguaggi originali dell'edilizia
storica, ma quale testimonianza di volontà
collettiva di realizzare quel "paesaggio
culturale" che caratterizza i nostri
centri storici nel mondo: una quinta urbana
che, in quanto supportato da competenze
e capacità diffusa di operare entro
le regole dell'arte edificatoria, è
museo all'aperto di altissima espressione
dell'artigianato locale.
Con riferimenti
puntuali ai contesti urbani delle città
ospitanti, il tema sarà sviluppato
in due direzioni:
Ogni
mostra contribuisce a produrre elementi
di analisi dell'attuale prassi per la conservazione
del patrimonio storico - architettonico,
integrandosi con i temi dei convegni, volti
a proporre soluzioni e presentare modelli
sperimentali in campo nazionale.