Attualmente,
quasi cinque milioni di persone,
nella maggior parte dei casi bambini,
muoiono ogni anno perché
1,2 miliardi di esseri umani non
possono accedere all'acqua potabile
sicura e 2,4 miliardi non hanno
accesso a servizi igienico-sanitari
elementari.
Per affrontare questa situazione
inaccettabile, negli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio e del
Vertice di Johannesburg delle
Nazioni Unite si è proposto
di dimezzare, entro il 2015, la
percentuale di persone che non
dispongono di un accesso all'acqua
potabile sicura e a servizi igienico-sanitari
adeguati.
Nel
mese di marzo 2003, il Terzo Forum
Mondiale dell'Acqua di Kyoto ha
affrontato questi problemi. Nonostante
il nostro disappunto per la mancanza
di impegni da parte dei ministri
dell'acqua e dell'ambiente presenti
alla Conferenza ministeriale,
siamo stati colpiti dal desiderio
espresso dai 12.000 partecipanti
di contribuire a risolvere la
crisi idrica globale. Siamo tornati
a casa con la certezza che l'umanità
possa superare questa crisi, ma
che le azioni globali e locali
debbano essere attuate nell'ambito
di buone pratiche di governo e
sostenute dal punto di vista finanziario
da impegni stabili e di lungo
periodo.
Il
rapporto del Gruppo mondiale di
esperti sul finanziamento delle
infrastrutture idriche, presieduto
da Michel Camdessus, ha sottolineato
la necessità di raddoppiare
gli investimenti finanziari nel
settore idrico per raggiungere
gli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio e del Vertice di Johannesburg,
per quanto modesti questi possano
essere. È arrivata l'ora
di trasformare le buone dichiarazioni
in buone azioni, e la differenza
si potrà fare a livello
regionale. Vi chiediamo pertanto
di raddoppiare entro il 2007,
tramite la cooperazione decentralizzata,
il contributo della vostra regione
ai progetti idrici e per i servizi
igienico-sanitari.
L'impegno di almeno 20 regioni
e grandi città che speriamo
di ottenere prima del vertice
dei G8 che si terrà dal
1° al 3 giugno 2003 non lancerà
solo un segnale forte e chiaro
ai leader mondiali riuniti a Evian,
ma potrebbe condurre a un decisivo
passo in avanti nel superamento
dell'inerzia e dell'apatia politica
istituzionale per migliorare la
situazione prima che sia troppo
tardi.
Questa
proposta si basa sulla Dichiarazione
di Johannesburg dei Premi Nobel
per la Pace e dei Sindaci delle
grandi città promossa da
Green Cross durante il Vertice
mondiale sullo sviluppo sostenibile
tenutosi nell'estate del 2002.
La Dichiarazione di Johannesburg
si rivolge ai leader politici,
economici e della società
civile di tutto il mondo affinché
agiscano per rispettare i principi,
per impegnare le risorse necessarie
e per creare strumenti adeguati
per raggiungere gli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio. Questo
appello è stato poi sottoscritto
dal Terzo vertice mondiale dei
Nobel per la pace dello scorso
ottobre ed è stato firmato,
ad oggi, dai Sindaci di grandi
città come Lione, Roma,
Durban, Auckland, Ouagadougou,
Vienna, Londra, Johannesburg e
Curitiba, un elenco che continua
ad allungarsi.
Speriamo
fortemente che vi unirete a noi
nel dare l'esempio, sia nell'azione
proposta sia in questo importante
appello, per raggiungere concretamente
gli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio e del Vertice di Johannesburg
per il futuro del pianeta e dell'umanità.
Cordiali saluti,
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Mikhail
Gorbaciov
Presidente
Green Cross International |
Vasco
Errani
Presidente
Regione Emilia Romagna, Italia |
Segreteria
dell'iniziativa: |
Green
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tel: 06.36.004.300 |
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