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SPECIALE FORUM WATER FOR LIFE AND PEACE
SPECIALE WLP > MESSAGGIO AL G8
Forum sull'Acqua a Reggio Emilia,Bologna,Ravenna: Water for Life and Peace
Conferenza internazionale
WATER FOR LIFE
AND PEACE
Reggio Emilia / Bologna

IL DOCUMENTO FINALE
DEL FORUM

Sahara occidentale, rifornimento d'acqua

ACQUA
GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO
E DEL VERTICE DI JOHANNESBURG:

LA RISPOSTA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI, DELLE PROVINCE E DEI SINDACI DELLE CITTÀ





Noi, Presidenti delle Regioni e delle Province e Sindaci delle Città,

riconosciamo

che è responsabilità dei governi dei paesi del mondo sviluppato partecipare attivamente al raggiungimento della Millennium Development and Johannesburg Goals (degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e del Vertice di Johannesburg), allo scopo di dimezzare entro il 2015 la percentuale di persone che non dispongono di un accesso sicuro all'acqua potabile, né di impianti fognari adeguati.

Ci uniamo

all'appello lanciato alla Dichiarazione di Johannesburg nell'estate 2002 da Mikhail Gorbaciov, Presidente di Green Cross International, insieme ad altri Premi Nobel per la pace, rivolto ai leader politici, economici e della società civile affinché questi si attivino immediatamente per contrastare il degrado ambientale del pianeta e affinché l'intero genere umano sia avviato verso uno sviluppo sostenibile.

Adottiamo

il rapporto del gruppo di esperti finanziari sul progetto mondiale Financing Water for All (Finanziare l'acqua per tutti) secondo il quale nei prossimi 20-25 anni la spesa globale per il settore idrico dovrà essere raddoppiata, fino a oltre 180 miliardi di dollari l'anno, allo scopo di raggiungere la piena sicurezza idrica entro il 2025.

Esprimiamo

il nostro disappunto per la Dichiarazione ministeriale sottoscritta da tutti i Ministri e capi delegazione presenti a Kyoto, in Giappone, nel corso del Terzo Forum Mondiale sull'Acqua, il 23 marzo 2003, che ha mancato di stabilire un qualsiasi piano d'azione per il raggiungimento degli obiettivi idrici del 2015, o di confermare un chiaro impegno finanziario in materia di acqua in risposta alla relazione finanziaria. Ciò si aggiunge al generale senso di frustrazione per il fatto che la percentuale media del PIL destinata dai paesi dell'OCSE all'Aiuto Pubblico allo Sviluppo non raggiunge neppure la metà di quello 0,7% fissato dal Vertice della Terra del 1992, e che l'APS destinato al settore idrico è persino diminuito negli ultimi anni.

 

Apprezziamo

gli sforzi in atto al livello statale e intergovernativo, ma siamo preoccupati che l'azione non stia procedendo abbastanza rapidamente o non stia raggiungendo le persone più bisognose. È nostra convinzione che la crisi idrica globale vada affrontata con maggiore urgenza e pragmatismo, dal momento che essa condanna miliardi di persone a vivere in estrema povertà e minaccia direttamente la pace e la sicurezza.

In qualità di diretti rappresentanti dei cittadini, ci impegniamo a rafforzare una cooperazione decentralizzata e a finanziare i meccanismi volti ad implementare e supportare iniziative pratiche in materia di acqua al livello locale e regionale. Ciò riflette il crescente sentimento di solidarietà dei nostri cittadini nei confronti di coloro che attualmente non dispongono di acqua e di impianti fognari, oltre alla consapevolezza che i conflitti relativi alle risorse idriche hanno spesso origine a livello locale.
Crediamo fermamente che iniziative ben coordinate di tipo partecipativo a livello locale e regionale in materia di acqua e di reti fognarie possano avere un impatto globale in termini di riduzione della povertà, protezione ambientale e rafforzamento della democrazia e della pace.

La decentralizzazione della cooperazione può fornire un approccio più partecipativo allo sviluppo, sensibile ai bisogni e alle iniziative della popolazione. Attraverso una cooperazione diretta fra governi locali e regionali dei paesi in via di sviluppo e di quelli sviluppati è possibile condividere efficacemente tecnologie e competenze, rafforzando al tempo stesso le istituzioni. L'esperienza dimostra che quando sia il donatore che il beneficiario sono vicini a un progetto è più probabile che il progetto sia partecipativo, efficace e trasparente.

La cooperazione decentralizzata contribuisce alla diversificazione e al rafforzamento della partecipazione della società civile e alla collaborazione nel processo di sviluppo, radicando la democrazia e la stabilità nei paesi interessati.

La cooperazione decentralizzata rafforza la solidarietà fra i popoli e il nostro senso di condivisione delle responsabilità, entrambi vitali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, concordati a livello internazionale.


A questo fine, ci impegniamo a:

  • Aumentare la spesa annua della nostra regione/città a favore della cooperazione decentralizzata, al fine di raddoppiare il nostro contributo ai progetti per l'acqua e le reti fognarie entro il 2007.
  • Raddoppiare il numero di partner locali nella nostra regione/città pronti a dare sostegno ai progetti di sviluppo per l'acqua.
  • Incoraggiare il risparmio di acqua e gli sforzi per la riduzione degli sprechi da parte dei cittadini e delle imprese nella nostra regione/città, e trasformare i risparmi in progetti di assistenza allo sviluppo.
  • Rendere ufficiale il principio "acqua per la vita e per la pace" in tutti i nostri programmi di cooperazione decentralizzata, garantendo che tutti i progetti in materia di acqua rispettino i principi di partecipazione dei soggetti interessati, sviluppo sostenibile, gestione integrata delle risorse idriche e trasparenza, e siano pienamente adatti e sensibili alle culture e ai valori locali.
  • Integrare meglio le nostre iniziative di cooperazione decentralizzata con quelle di altre regioni/città, e altresì con iniziative di sviluppo nazionale e di organizzazioni intergovernative.
  • Accertare la possibilità di collegare progetti di cooperazione decentralizzata nel settore idrico con la costruzione della pace e la prevenzione dei conflitti.

Chiediamo ai rappresentanti dei governi del G8 che si riuniranno a Evian, Francia, dal 1 al 3 giugno 2003, di considerare il nostro il nostro impegno pratico, finanziario e politico come contributo a favorire risultati positivi e tangibili per questo importante Summit del G8. Chiediamo che questo Summit del G8 porti ad una nuova fase propositiva dei nostri sforzi per affrontare la crisi idrica globale, e che dedichi espressamente il necessario aumento di finanziamenti internazionali alla fornitura di acqua per la vita e per la pace.





MESSAGGIO AL G8 (pdf 16 Kb)
MESSAGGIO AL G8 ENG (pdf 16 Kb)
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