| IL VATICANO  PRENDE POSIZIONE CONTRO IL CATASTROFISMO AMBIENTALISTA
 
                          “La  Dottrina Sociale della Chiesa deve fare i conti con molte forme odierne di  idolatria della Natura, che perdono di vista l'uomo”, sono le dure parole del Cardinale Martino durante il Seminario organizzato presso il Pontificio Consiglio. “La  Santa Sede ha dovuto contrastare l'idea secondo cui nei prossimi decenni  l'aumento della Popolazione possa provocare il collasso degli equilibri  naturali del Pianeta, fino ad impedirne lo sviluppo”, ha continuato  Martino. La critica agli scienziati non è relativa alla negazione o  accettazione che stiamo vivendo un periodo più caldo ma si mette in dubbio che  un eventuale riscaldamento del pianeta generi automaticamente i disastri paventati;  la storia del Pianeta vede glaciazioni alternarsi a periodi più caldi  indipendentemente dalle maggiori o minori quantità di anidride presente  nell'aria. Dobbiamo diminuire la concentrazione di anidride perché fa male alla  salute prima di tutto, non perché è in grado di influenzare del 5 per  cento (ammesso e concesso che sia così) il clima del Pianeta.Sarebbe opportuno utilizzare una parte dei fondi destinati ad applicare il Protocollo  di Kyoto per risolvere i problemi di siccità e sottosviluppo.
 Il Dottor Presley ha spiegato come l'aumento dei costi dell'energia e  del carburante dovuto a Kyoto impedirà lo sviluppo dei Paesi più poveri,  aumentando il numero di morti.
 “Basta con l'idolatria” ha concluso Martino “La natura è stata fatta  per l'uomo e l'uomo è per Dio, la natura non è un assoluto, ma è stata affidata  all'uomo perché la custodisse, senza assolutizzarla, tenendo ben presente che  l'uomo ha una indiscussa superiorità sul Creato”. (Fonte: MeteoLive.it,  report di Alessio Grosso)
 MARACCHI (CNR): "COME ADATTARSI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI?
 NO CONDIZIONATORI, SI  VENTILATORI"
 
 “I  condizionatori d’aria sono pericolosi, perché il corpo umano ha difficoltà a  sopportare sbalzi di temperatura superiori ai 5 gradi, tende ad ammalarsi.  Meglio il ventilatore, che non inibisce la sudorazione e aiuta ad abbassare la  temperatura corporea”. Lo ha  detto il climatologo Giampiero Maracchi durante il convegno organizzato  in consiglio regionale toscano ‘Verso la Conferenza nazionale sui  cambiamenti climatici: il contributo della Toscana sulle relazioni tra clima e  salute umana’. Come ha spiegato il presidente della commissione  Sanità Fabio Roggiolani, in Toscana, dopo il grande caldo del 2003, è  stata approvata in Consiglio regionale su iniziativa dei Verdi una mozione che  ha fatto nascere ‘Meteosalute’, un servizio di informazione  meteorologica rivolta alle professioni sanitarie e alle popolazioni. Dagli  studi avviati sul territorio sono già emersi risultati chiari. Li hanno  illustrati Giampiero Maracchi, direttore dell’Istituto di  biometeorologia del Cnr e Marco Morabito, del Centro interdipartimentale  di bioclimatologia dell’Università di Firenze. Chi ha allergie – è stato detto  - , stia attento: con l’aumentare del caldo, ci sarà un’anticipazione della  stagione dei pollini di cipresso di circa due mesi in 100 anni. Sono stati  inoltre riscontrati aumenti significativi di infarto del miocardio  all’aumentare del numero di ore giornaliere con disagio da freddo e da caldo,  con un effetto significativo anche alcuni giorni dopo l’evento critico  meteorologico. E anche i bruschi cambiamenti atmosferici peggiorano la  situazione. Non è poi vero che con il caldo la pressione scende: lo studio ha  dimostrato per la prima volta che la pressione arteriosa sistolica negli anziani  in trattamento ipertensivo, durante le notti più calde dell’anno, aumenta  paradossalmente oltre quella registrata nelle nottate più fredde. Infine,  durante le giornate calde, le chiamate al 118 per problemi cardiovascolari e  respiratori si intensificano soprattutto al mattino. Chi non riesce a fare a  meno del condizionatore, non dovrebbe comunque settarlo  a una temperatura inferiore ai 27-28 gradi. Ancora, insiste Maracchi, è bene  ricominciare a portare il cappello per difendersi dal sole. (Fonte: greenreport  - estratto)
 UNIONE EUROPEA, MONITO AI CITTADINI: ADATTATEVI ORA AI CAMBIAMENTI DEL CLIMA
 
 I Paesi membri dell'Unione Europea devono adattarsi ai  cambiamenti climatici usando l'acqua in maniera più efficiente, modificando le  pratiche agricole e occupandosi degli anziani vulnerabili al calore. Lo ha  detto il Commissario europeo all'Ambiente. Oltre a tagliare le emissioni  di gas serra per arrestare il riscaldamento globale, gli europei dovrebbero  cambiare le loro abitudini di vita e di lavoro per mitigare gli  effetti delle temperature crescenti, afferma la Commissione europea in un  documento. Il rapporto dell’Unione  Europea solleva la possibilità che intere città subiscano spostamenti. “Il  cambiamento climatico sta accadendo qui e ora, e dobbiamo iniziare ad  adattarci”, ha detto il commissario europeo Stavros Dimas ad una  conferenza stampa. “Per alcune persone è una questione di adattarsi o  morire”. I cambiamenti climatici  hanno già provocato una serie di vittime in Europa. L'ondata di caldo del 2003 causò 70.000 morti, ha detto la Commissione. L'Unione Europea  punta a tagliare le emissioni di gas serra del 20% entro il 2020,  rispetto ai livelli del 1990, e sta spingendo per un accordo a livello  mondiale che persegua tagli ancora più alti. (Fonte: Reuters Italia)
 
 
 PECORARO SCANIO (MINISTRO DELL'AMBIENTE): "COSTE PROBLEMA SERIO, SPIAGGIA NON E' DISCARICA"
 
 I dati sulle nostre coste e spiagge “ricordano, che c'é  un problema serio di modifica in atto e a maggior ragione occorre rivedere i  piani contro il dissesto idrogeologico lungo i nostri litorali”. Lo ha  detto il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, parlando  a margine della presentazione dell'edizione 2007 di Goletta Verde in merito ai  dati diffusi a Palermo nell'ambito del 2/o convegno del programma  preparatorio della Conferenza sui cambiamenti climatici di settembre e  dedicato agli effetti del clima sulle coste. Al convegno è stato lanciato anche  l'Sos spiagge e sull'imminenza delle vacanze il ministro ha lanciato un  messaggio: “Bisogna avere lo stesso atteggiamento che si ha o che si  dovrebbe avere in casa, evitare lo spreco e ricordarsi che il mare non è una  discarica, è un bene comune ed è un ambiente molto sensibile. Se esageriamo  troviamo un mare non adeguato”. E sulla campagna di Legambiente di check-up  sui mari: “Io sono nato politicamente con Goletta Verde, nel 1986 e ho  iniziato la politica con i Verdi proprio perché il mare della mia città  era inquinato”. Secondo Pecoraro “abbiamo un' esigenza forte di  un'azione nazionale per la depurazione, serve per la ‘balneabilità’, ma anche  per ridurre seri effetti dei cambiamenti climatici”. (Fonte: ANSA).
 
 
 COCCIA (CONFINDUSTRIA): "SERVONO AZIONI CONCRETE IN TUTTI I COMPARTI"
 “Servono  azioni concrete rivolte a tutti i settori e non solo a quello industriale, che  per altro ha  già conseguito i primi risultati in campo ambientale.” A dichiararlo Giancarlo Coccia di  Confindustria durante il suo intervento al convegno sui cambiamenti climatici e  lavoro della CGIL.  “Il nostro settore - continua - è già  da alcuni anni impegnato nel miglioramento delle proprie performance  ambientali. Il Governo, che ha recentemente presentato il piano delle emissioni  del settore industriali dal 2008-2012, proprio in quella occasione ha messo in  risalto i risultati raggiunti nei settori dell’acciaio, della calce e del  cemento. Tramite investimenti ambiziosi questi comparti hanno migliorato la  propria efficienza termica ed energetica del 20% rispetto al 1990”. “Per raggiungere l’obiettivo nazionale però – ha proseguito - dovranno  essere coinvolti tutti i settori ed in particolare quello dei trasporti.   Se non si interviene in tutti i comparti - conclude - con obiettivi precisi  ed una strada ben delineata, come è stato fatto con quello industriale, mancare  l’obiettivo sarà sicuramente possibile. Bisogna far comprendere che dietro le  sfide ambientali si trovano spazi di  opportunità per percorsi di innovazione e per il miglioramento qualitativo delle  performance industriali”. (Fonte: sito internet Conferenza Nazionale sui  Cambiamenti Climatici)
 
 PAOLA AGNELLO MODICA (CGIL): "PER RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO SERVE UN GRANDE PATTO POLITICO"
 
 “Con  l’incontro di oggi, si è superata l’idea della contrapposizione ambiente e  lavoro e stiamo operando affinché ciò avvenga anche in maniera pratica”. Lo ha dichiarato Paola Agnello Modica, Segretaria Confederale della  CGIL, durante il suo discorso conclusivo dell’evento, organizzato per  presentare le proposte del sindacato per affrontare gli effetti dei cambiamenti  climatici. Lotta agli sprechi, risparmio di materie prime, modelli di  produzione e politiche di settore virtuose, ma anche qualità della spesa  pubblica, sostegno alla ricerca, governo della sostenibilità ed integrazione  delle politiche, sono solo alcuni dei temi su cui il sindacato avanza  suggerimenti ben precisi. “La nostra generazione” - ha concluso - “ha  la responsabilità, rispetto al futuro, di non arrivare ad oltrepassare quei  ‘picchi’ da cui non sappiamo se è possibile un ritorno. Per far questo, però,  serve un grande patto politico a tutti i livelli: mondiale, europeo, nazionale  e locale.”
 (Fonte: sito internet Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici)
 
                                                                                                                          A cura di Fabio  Bruno   |