La battaglia per l'acqua non e'
un problema di denaro,
ma di valori e di priorita'.
Mikhail Gorbaciov
Presidente Fondatore
di Green Cross
Sono
trascorsi cinque anni dalla adozione della Dichiarazione
del Millennio, un terzo del tempo che la comunità
internazionale si é data per raggiungere gli Obiettivi
dello Sviluppo del Millennio (MDG, Millennium Development
Goals). Si sa che in settembre l'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite valuterà il progresso ottenuto, ma
è chiaro che i risultati ottenuti sinora non sono
incoraggianti.
In particolare riguardo all'acqua, il rapporto del 2004
delle Nazioni Unite stabilisce che: "Sono state realizzate
significative migliorie relative all'accesso nelle aree
rurali in tutte le regioni, ma sono pochi i paesi che sono
riusciti a compiere un passo avanti, tale da riuscire a
raggiungere la meta nel tempo prestabilito". Se prevale
l'attuale andamento, solo uno dei MDG sarà raggiunto
- quello di ridurre alla metà il numero delle persone
che vivono con meno di un dollaro al giorno; un obiettivo
stimolato dalla forte crescita economica di Cina e India.
Si è parlato molto della interrelazione tra le diverse
mete stabilite dalla Dichiarazione. L'acqua ne è
probabilmente il miglior esempio, difatti il progresso che
si riuscirà a raggiungere in quest'area presupporrebbe
sviluppi positivi anche in altri campi. Nonostante ciò
non bisognerebbe dimenticare che se il MDG per il raggiungimento
dell'acqua fosse raggiunto, si avrebbe un miglioramento
della situazione a mala pena per la metà di coloro
che ne hanno bisogno.
Gli scettici dicono che MDG sono troppo ambiziosi e che
gli obiettivi sono irraggiungibili in così poco tempo.
La mancanza di fondi si usa spesso come scusa per non affrontare
l'attuale crisi dell'acqua. Questo non è vero. Se
mancasse qualcosa per affrontare questa situazione vergognosa,
non sarebbe il denaro, semmai valori e priorità chiare.
Alla fine la soluzione a questa crisi non si giungerà
tramite la carità, non importa quale essa sia, ma
attraverso l'UGUAGLIANZA ed il DIRITTO di
ogni persona ad avere l'accesso ad acqua pulita e potabile
e al risanamento di base.
Al fine di ottenere che i governi capiscano l'importanza
di questo problema, i votanti devono esporre le loro preoccupazioni
in maniera chiara e determinata. Solo un'alleanza coerente
dei politici, degli industriali e dei cittadini, basata
su preoccupazioni condivise, renderà possibile il
suo successo.
Abbiamo bisogno di un meccanismo legale internazionale per
poter differenziare i possibili usi dell'acqua e i rispettivi
diritti degli attori negli ambiti locali, nazionali e internazionale.
Per questo Green Cross e i suoi alleati stanno attivando
una campagna per stimolare gli Stati a negoziare ed adottare
una Convenzione Globale nel quadro del Diritto all'Acqua.
La ratificazione di una Convenzione di questo tipo tra gli
Stati membri delle Nazioni Unite, perverrebbe ad uno strumento
legale per mezzo del quale la gente possa difendere il diritto
all'accesso all'acqua pulita e al risanamento, tale da obbligare
i governi ad impegnarsi prioritariamente all'approvvigionamento.
Non siamo così ingenui da pensare che la Convenzione
o qualsiasi altro atto politico o legale, a prescindere
con quanta precisione essa sia stata preparata, assicurerebbe
immediatamente acqua a tutti coloro che attualmente non
ne hanno. Siamo convinti, tuttavia, che un approccio legale
all'uso delle risorse idriche garantirà in maniera
graduale l'accesso all'acqua a tutti e inviterà tutti
coloro che condividono le nostre mete e la nostra visione
a unirsi ai nostri sforzi.
Mikhail Gorbaciov
Presidente Fondatore
di Green Cross