Le prossime sfide e la comunicazione
Questa settimana si svolgerà
a Barcellona la seconda tornata dei Dialoghi
per la Terra.
Si tratta di un appuntamento di grande importanza
per le caratteristiche di facilitazione del dialogo
che possiede.
Gli appuntamenti di questo tipo, della nostra come
di altre organizzazione, negli ultimi anni si stanno
moltiplicando, ma trovano sempre meno sbocchi mediatici.
I media, come si sa, hanno ritmi frenetici e necessitano
contenuti "spettacolari", da "bruciare"
in tempi brevissimi. In questo quadro appare comprensibile
quindi che riflessioni e discussioni, anche se su
temi di scottante attualità, trovino sempre
meno spazio e siano confinati a platee limitate. Ma,
se lo scenario è questo, non bisogna dimenticare
che la responsabilità di ciò non può
essere addossata completamente ai media. Anche le
associazioni hanno le loro responsabilità.
L'autoreferenzialità, l'utilizzo di un linguaggio
gergale e un sostanziale chiudersi all'esterno, sono
caratteristiche che possiedono, chi più e chi
meno, tutte le associazioni. Questo rappresenta un
vero ostacolo per gli operatori dell'informazione
e non favorisce la comunicazione.
C'è il rischio reale che si crei un circuito
preferenziale, composto da addetti ai lavori dell'associazionismo,
che comunica poco, o peggio non comunica, se non in
occasione di eventi spettacolari o spettacolarizzabili.
E, proprio in questo punto può scattare un
secondo problema. Se per caso ci si presenta l'occasione
di arrivare "al grande pubblico" non si
pensa troppo e riflessione e proposte vengono edulcorate
e banalizzate.
Si tratta di un fenomeno che apparentemente doppio
è in realtà figlio di un unico sistema.
Questo nodo deve essere risolto attraverso un'azione
di comunicazione e divulgazione dei contenuti delle
associazioni che veda al primo posto la partecipazione
dei cittadini anche alle dinamiche mediatiche.
Il rischio che stiamo vivendo, già sperimentato
in altri campi, è che queste dinamiche se lasciate
a loro stesse non fanno altro che banalizzare le istanze
ambientali, anestetizzando l'opinione pubblica in
un momento nel quale i problemi della Terra diventano
ancora più cruciali.
Elio Pacilio
Vice Presidente Esecutivo Green Cross Italia
La prossima edizione della news letter
verrà lanciata il 16 febbraio 2004
Le novità che trovate sul sito
sono:
Lo
speciale sull'Olocausto con le parole di Primo Levi
e le immagini di Auschwitz, che è possibile
scaricare per utilizzi di divulgazione e didattici.
L'INGEGNERIA
DELLO STERMINIO
L'intervento di Giorgio Nebbia sui rapporti tra industria,
economia ed Olocausto
Media
e culture
Ci
sono piccole battaglie che celano scontri titanici.
Il caso che contrappone Microsoft all'Europa è
uno di questi.
Quelli
persistenti
I
pop sono gli inquinanti più persistenti e duraturi
che esistono. Hanno inquinato l'ambiente per decenni
e continueranno a farlo.
Cordiali Saluti
da tutto lo staff di Green Cross Italia