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Cerimonia al Quirinale 2004 |
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del Sen. Guido Pollice, presidente delle Associazioni Verdi Ambiente e Società
e Green Cross Italia all'udienza con il Signor Presidente della Repubblica CARLO
AZEGLIO CIAMPI in occasione dell'incontro con una delegazione dei vincitori
del concorso nazionale Immagini per la Terra
Roma, 6 ottobre 2004
- Palazzo del Quirinale
Signor
Presidente, grazie a nome di tutti per farci vivere questo giorno di festa,
perché di festa si tratta poiché corona un anno di lavoro con la
premiazione degli studenti più bravi. Ringrazio, saluto, e non alla
fine, chi ci ha aiutato in questa impresa. Il Ministro dell'Ambiente che ci
onora con la Sua presenza, il Segretario Generale della Presidenza Prof. Gifuni,
il Presidente dell'UNESCO Prof. Giovanni Puglisi, la Vice Presidente della Provincia
di Roma Rosa Rinaldi, il Vice Sindaco di Roma Mariapia Garavaglia, il Commissario
Straordinario della Croce Rossa Avv. Maurizio Scelli, gli sponsor Ferrovie dello
Stato qui rappresentate dall'Ing. Sircana e dalla Dr.ssa Bonaldi, la Fondazione
Vodafone qui rappresentata dall'On.le Bernardi, la Vodafone qui rappresentata
dal Dr. Coscia e dalla Dr.ssa De Blasio, tutti gli insegnanti che si sono prodigati
alla riuscita del programma e tutti gli autorevoli amici qui presenti che ci confortano
da molto tempo con la loro presenza e il loro sostegno morale. I ringraziamenti
sono a nome della Prof.ssa Rita Levi-Montalcini e a nome di chi il Concorso lo
ha ideato e condotto in questi dodici anni Elio Pacilio e Giuliana Colaprete,
con tutti i collaboratori. Eccoci
quindi alla cerimonia di Premiazione della dodicesima edizione del Concorso Immagini
per la Terra che fa parte, ormai da anni, del Programma Internazionale per l'Educazione
Ambientale a sostegno della Carta della Terra. Eccoci come sempre al Quirinale
alla Sua presenza, Presidente, con tutti i ragazzi vincitori provenienti dalle
scuole di molte regioni del nostro Paese. Un po' in ritardo a causa del malaugurato
incidente che l'ha colpita proprio alla vigilia della cerimonia a maggio scorso. Per
fortuna tutto è passato, la vediamo in forma; i ragazzi e noi Le auguriamo
di continuare a rappresentarci con tutta l'energia possibile anche perché
il Paese ha bisogno di Lei, della Sua saggezza e della Sua credibilità. Siccome
questo incontro si protrae da anni, a dimostrazione della Sua sensibilità
e di quella del Suo predecessore, non vorrei che si cadesse nella ritualità
e per questo Le chiediamo - in un momento così particolare per il mondo
- di utilizzare questa scadenza, come ha già fatto in altre occasioni,
per lanciare un messaggio di pace e di fratellanza fra i popoli. I ragazzi
e gli insegnanti che sono qui oggi si sono cimentati durante lo scorso anno scolastico
su un tema a Lei caro: ACQUA per la VITA. Il 2003 è stato l'Anno Internazionale
dell'Acqua. E' servito a sensibilizzare milioni di persone su una questione di
vitale importanza, ma purtroppo non è servito a fermare quella guerra infame
mai dichiarata che ha portato a morire bambini, donne e uomini nei Paesi più
disperati e disparati del mondo perché non c'è acqua, perché
dove c'è è inquinata, dove le malattie sterminano intere generazioni
e dove l'ambiente è compromesso per secoli. Le nuove generazioni sono
consapevoli di ciò e lo hanno ben espresso nei loro lavori individuali
e collettivi che abbiamo avuto modo di esaminare e selezionare, ma
ma non
sono decisori e si possono limitare a denunciare e sperare anche se saranno le
donne e gli uomini dell'immediato futuro e quindi prepararsi a gestire il proprio
futuro. Presidente,
autorità, invitati tutti ma soprattutto ragazzi, la questione Acqua è
una di quelle questioni che ci devono far pensare al bivio a cui siamo giunti. Imboccare
la strada sbagliata ci porterebbe al disastro. L'Acqua non è una merce.
L'Acqua non è un privilegio, è un diritto. Vi siete accorti
che ormai molto spesso si parla di Oro Blu così come si parla di Oro Nero? Categorie
tipiche della società commerciale. In nome dell'Oro Nero (petrolio)
si sono scatenate guerre e alcune sono in corso con conseguenze disastrose. Per
l'Oro Blu (acqua) conflitti e contenziosi si sono aperti per il controllo di questa
fonte primaria di vita e non ci sarà da meravigliarsi se sfoceranno in
guerra. Fermiamoli prima che sia troppo tardi. Usiamo la nostra intelligenza
per i comportamenti individuali e collettivi; solo così per esempio noi
in Italia potremmo aiutare chi all'acqua non ha accesso. Risparmiare acqua,
ridurre i consumi, incoraggiare gli sforzi volti a ridurre gli sprechi da parte
di tutti noi in tutti i settori civili, agricoli e industriali di modo che si
possano investire i risparmi che ne derivano in progetti di aiuto allo sviluppo
nei paesi più bisognosi. L'anno
scorso, su nostra iniziativa, abbiamo favorito la Dichiarazione di Impegno dei
Presidenti di Regioni, Province e Sindaci per avviare e finanziare iniziative
per l'acqua che ha ricevuto da Lei, Presidente, l'Alto Patronato. Molte le adesioni
ma poche, allo stato dei fatti, le azioni conseguenti, ma noi continueremo ad
incalzarli. Quando si parla di decisori bisogna pensare a chi ha i mezzi e
non ha la volontà. Sembra uno slogan ma tutti sappiamo che non è
così. Si spendono soldi per gli arsenali militari, per fare le guerre,
per finanziare i bilanci delle difese e si lesinano i soldi per l'Ambiente (Matteoli
può testimoniarlo). Si discetterà che servono per difenderci
dal terrorismo, giusto ma cosa si fa per rimuovere le radici delle cause del terrorismo,
per eliminare le ingiustizie, per evitare i soprusi, per debellare le nuove frontiere
del colonialismo. Sono davanti ai nostri occhi tutti i giorni immagini recanti
di morte, volti di bambini inermi, impotenti, vittime del delirio, delle guerre
intelligenti, dell'odio e del fanatismo, molte sfocate dal tempo come quelle del
Biafra o del Ruanda che in questi giorni si stanno ricordando. Dove erano,
dove sono le forze di interposizione, di pace? Domande senza risposta. Tra
tutte queste tragedie poche settimane fa abbiamo assistito, ancora una volta impietriti,
a qualche cosa che ha superato i più orribili pensieri e che, siamo sicuri
si è impressa negli occhi e nel cuore di questi ragazzi, oggi qui con noi,
e dei loro coetanei: l'assalto e la strage di Beslan. Da molti è stata
definita l'11 settembre dei bambini, tanto è stato scritto e detto ma lì,
in ogni caso, si è superata un'altra linea di confine morale. Noi vogliamo
- per quanto possibile - aiutare i nostri ragazzi e insieme quelli di Beslan.
Per questo ci stiamo attivando affinché, attraverso la Green Cross Russia,
si possa costruire un ponte di solidarietà e di comunicazione tra le scuole
italiane e la scuola di Beslan. Facciamo tutti uno sforzo per reagire con la
forza della ragione. La ragione la possiamo trovare solo nella volontà
e negli occhi di questi ragazzi e degli altri che sono a casa, nella loro serenità,
nella loro voglia di vivere; di vivere in una società diversa, in città
vivibili, a dimensione umana. Lo abbiamo letto nei loro lavori nella comprensione
che hanno del problema Acqua oggi come ieri lo hanno avuto sullo stato del Pianeta
e domani lo avranno sulla questione energetica. Se non si ha la fiducia nei
giovani e nelle nuove generazioni non si va lontano. La scuola, la società,
noi, dobbiamo fare tutto il possibile per aiutarli, anche perché collettivamente
di danni ne abbiamo fatti molti e stiamo consegnando loro un Pianeta certamente
non in buono stato. Presidente, come può
bene immaginare ci affidiamo a persone come Lei, come la nostra Presidente Rita
Levi-Montalcini perché il nostro messaggio abbia più forza. Sappiamo
di avere dei punti di riferimento precisi, ci continui a dare il Suo incoraggiamento
in questo lavoro improbo, ma soprattutto faccia sentire - come sempre - a questi
ragazzi che ci sono valori che superano logiche di parte e che vanno difesi con
i denti, come bene supremo della democrazia.
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