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Concorso
Cerimonia di premiazione
Concorso 2003
Cerimonia al Quirinale 2003

Messaggio del Sen. Guido Pollice, presidente delle Associazioni Verdi Ambiente e Società e Green Cross Italia all’udienza con il Signor Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione dell’incontro con una delegazione dei vincitori del concorso nazionale
Immagini per la Terra

Roma, 28 maggio 2003 - Palazzo del Quirinale


Signor Presidente,

non riesco a dominare l’emozione nel presentarLe i vincitori del Concorso Nazionale “Immagini per la Terra”, anche se siamo giunti alla undicesima edizione e per la terza volta siamo alla Sua presenza.

Ragazzi di tutta Italia e delle scuole di ogni ordine e grado si sono cimentati su di un tema estremamente importante e determinante per la sopravvivenza della vita sul Pianeta :

L’ACQUA

Questo, come Lei sa bene, è l’Anno che l’ONU ha dedicato all’Acqua e, come Lei ha voluto con forza sottolineare alcuni giorni fa, durante la presentazione del Forum Dialoghi internazionali Acqua per la Vita e per la Pace” - che si svolgerà a settembre a Bologna, organizzato da Green Cross e dalla Regione Emilia Romagna - deve anche essere l’anno delle proposte concrete, e non dei bei discorsi, per cercare di risolvere i problemi posti dalla carenza d’acqua in molte parti del mondo.

Cerimonia al Quirinale 2003

Il tema della Crisi idrica è nell’agenda dei governi da molti decenni. Decine di metri di scaffali di librerie sono stati riempiti dalle ricerche, dalle proposte, dagli allarmi. Gli ultimi consessi internazionali che si sono succeduti (Johannesburg, Kyoto in primis) hanno visto una partecipazione crescente di rappresentanti dei governi e di rappresentanti della società civile internazionale – soprattutto organizzazioni di base impegnate sul terreno per dare il proprio contributo alla soluzione del problema.

E’ cresciuta la coscienza della necessità dell’azione, e questo è un bene, ma dalla Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite – che si è data l’obiettivo di ridurre drasticamente la quantità di persone che non hanno accesso all’acqua - non sono stati prodotti atti formali per impegnare i governi a raggiungere gli obiettivi indicati.

Anche per questo oggi registriamo che oltre un miliardo e 200 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile, contro la riduzione a un miliardo previsto, ad oggi, dalla Dichiarazione appena ricordata. Per la mia, per la nostra coscienza, signor Presidente, ciò è intollerabile. Sono 200 milioni di persone che si aggiungono ad una sterminata moltitudine di sofferenti. Tra loro un numero impressionante di bambini, si stima 5.000 ogni giorno, muoiono per malattie legate all’assenza di acqua, potabile o per gli usi igienici: in generale per malattie trasmesse dall’acqua che potrebbero in grande parte essere prevenute.

A ciò si aggiunge il dramma delle guerre concluse o in corso, con il loro strascico di problemi, primo fra tutti le conseguenze sulla popolazione irachena e su quella di Bassora in particolare.

Dire che l’Acqua in questo secolo può diventare la causa di prossime guerre rischia di essere uno slogan. Noi sappiamo che non è così, perché la realtà supera l’immaginazione. E’ indubbio che nella spasmodica ricerca di nuovi mercati, la corsa al mercato dell’Acqua è già cominciata e, in assenza di un controllo e indirizzo politico fermo, responsabile e chiaro, questa corsa può favorire e fomentare – come già è avvenuto in troppi casi – un conflitto sociale pericoloso ed un peggioramento sostanziale delle condizioni di vita dei più deboli.

A fronte di tante parole e riflessioni negative dobbiamo però non perdere di vista la speranza, che è alimentata da una forte volontà collettiva. In questo senso si possono individuare atti possibili e realizzabili in tempi sufficientemente stretti.

E’ necessario che siano fissate regole internazionali ferree in modo che sia possibile arrivare ad una Convenzione internazionale quadro - intanto assumendo tutto il valore della dichiarazione delle Nazioni Unite che, attraverso il Comitato dei Diritti Umani e Sociali delle Nazioni Unite, ha sancito l’accesso all’acqua quale diritto umano. Questa proposta, tanto richiamata in molti consessi, è da noi rilanciata al Governo italiano anche affinché si faccia partecipe della Convenzione medesima e affinché l’accesso all’Acqua possa divenire un Diritto Costituzionale.

Cerimonia al Quirinale 2003

Le grandi nazioni, che nei prossimi giorni si riuniranno ad Evian possono e devono dare seguito alle promesse enunciate nelle assise internazionali, ma mai trasformate in Piano d’Azione, e quindi con lo stanziamento di risorse finanziarie adeguate. L’Italia e l’Europa possono e devono giocare un ruolo di traino, ancor più nel prossimo semestre di presidenza italiana. Su questo tema abbiamo lanciato uno specifico appello insieme alle autorità della regione Emilia Romagna.

Assistiamo ad uno sviluppo sempre più accentuato della cooperazione tra entità amministrative di base del nord e del sud del mondo. L’appello affinché questa cooperazione decentrata sia rinforzata e, nel settore della crisi idrica globale, possa vedere un aumento dei finanziamenti è un impegno che abbiamo chiesto ai Presidenti delle Regioni italiani – che stanno cominciando a rispondere positivamente – e che stiamo esportando anche negli altri paesi europei.

Individuare progetti significativi ed esemplari è possibile, renderli cantierabili in tempi ragionevoli è una sfida che dobbiamo assumere. A questo tipo di sfide deve essere chiaro che non possono che essere associati attori diversi: Amministrazioni pubbliche, imprese private, organizzazioni non governative e ciò sia dei paesi donatori che di quelli destinatari delle azioni.

Sembra una sfida titanica, al di sopra delle fragili spalle di ognuno di noi. Però, in una lontana parte del mondo a noi vicina per consonanza e per storia, il Brasile è partita una grande campagna voluta da un Presidente saggio e coraggioso: “Fame Zero”. Questa esperienza si sta nutrendo di una disponibilità e di un consenso inimmaginabili. Ci ricorda che al pessimismo della ragione dobbiamo affiancare l’ottimismo della volontà; quando si è capaci di muovere e convincere milioni di persone tutto può riuscire.

Anche ridurre della metà il numero di persone che sul nostro pianeta non ha accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici di base nel corso dei prossimi 15 anni.

Tornando ai nostri ragazzi qui presenti e ai loro insegnanti, dai più piccoli ai più grandi essi hanno interpretato il tema dell’Acqua con modi, forme, materiali e contenuti diversi, accomunati da un’unica consapevolezza “l’Acqua è Vita” e come tale va difesa e garantita a tutti.

Poi ci sono le specificità, le sensibilità che sono esaltate per lo più dal lavoro collettivo.

Cerimonia al Quirinale 2003

Non mancano le utopie, guai se non fosse così trattandosi di giovani, come non mancano buone dosi di realismo legato al ruolo della scuola, della famiglia, della società e delle cose che non funzionano.

Nella prossima edizione del concorso asseconderemo questa sensibilità sul tema Acqua continuando la riflessione sul stesso tema, anche se suggeriremo altri punti di vista.

Non so se riusciremo a fare una mostra dei lavori che hanno vinto e di quelli più significativi perché dobbiamo fare sempre i conti con i mezzi che non ci sono, ma faremo il possibile.

Ora ho il piacere di ringraziare chi ci ha materialmente e concretamente permesso di continuare la nostra avventura.

Prima di tutti Capitalia con il suo Presidente Cesare Geronzi e l’Avv. Giordano; Ferrovie dello Stato con il suo Presidente Giancarlo Cimoli e la Dr.ssa Scurti; Alitalia con il Segretario Generale Marco Zanichelli ed il Dr. Colantuoni; Vodafone con l’On.le Antonio Bernardi ed il Dr. Coscia.

Ho citato prima di tutto il mondo dell’imprenditoria perché senza di loro la macchina non si mette in moto.

Ma la macchina si è messa in moto per il sostegno e la fiducia che ci hanno dato la Sen. Tullia Carettoni e l’UNESCO; l’On.le Mariapia Garavaglia e la Croce Rossa Internazionale; il Dipartimento della Cooperazione Tecnica della FAO.

Il governo, con i patrocini che anche quest’anno non hanno fatto mancare al nostro progetto: la Presidenza del Consiglio, i ministeri dell’Istruzione e dell’Ambiente, quello degli Affari esteri e dei Beni culturali, delle Politiche agricole, delle Attività produttive e delle Infrastrutture.

Alla guida della macchina come sempre i responsabili del progetto Elio Pacilio Direttore di Green Cross Italia e Giuliana Colaprete Responsabile Scuola di Verdi Ambiente e Società.

Ringrazio il Presidente della Camera e il Presidente del Senato che ci ha sostenuto (si tratta di un’eredità).

Ma come sempre il Prof. Gifuni è stato la chiave di volta di tutto il progetto a testimonianza che ci si può occupare delle questioni importanti e lasciare spazio al cuore, all’impegno per l’ambiente e all’amicizia.

Grazie a nome di tutta la famiglia Green Cross Italia e Verdi Ambiente e Società.

Infine Lei Signor Presidente, così fortemente e decisamente impegnato a difendere i principi della nostra Costituzione, il ringraziamento della Sen. Prof.ssa Rita Levi-Montalcini e mio.

Lei lo sa che non è un ringraziamento formale.

La Sua sensibilità sulle questioni ambientali è sempre stata alta e non è di maniera e lo ha dimostrato a più riprese.

Cerimonia al Quirinale 2003

Noi Le chiederemo sempre di più perché il governo degli uomini fa presto a dimenticare le promesse e le Sue parole non devono cadere nel vuoto.

Glielo chiedono questi ragazzi che saranno gli uomini e le donne i domani.

Lavoriamo tutti insieme per non deluderli.

Grazie, Signor Presidente.



Guido Pollice

 

 


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