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Cerimonia al Quirinale
2001
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Saluto
del Senatore Guido Pollice Presidente delle
Associazioni Verdi Ambiente e Società
e Green Cross Italia all'udienza con il Signor
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Palazzo
del Quirinale - Roma, 29 maggio 2001
Signor Presidente Ciampi,
mi permetta, innanzi tutto, di ringraziarLa
per l'attenzione, la simpatia e il tempo che
ha voluto dedicare a questo progetto.
So, in questo senso, di farmi corretto interprete
di quanti in questa impresa sono coinvolti:
le autorità che continuano a sostenerci;
il mondo economico e finanziario che ha permesso
la realizzazione dell'iniziativa; quelle personalità
del mondo della cultura e della ricerca scientifica
che ci offrono i propri preziosi suggerimenti;
gli insegnanti che generosamente integrano la
propria attività formativa anche con
questo progetto; e non da ultimi tutti quei
ragazzi che, anche quest'anno, hanno partecipato
a decine di migliaia e che qui sono rappresentati
dalle delegazioni dei vincitori.
Grazie quindi per averci accolto nuovamente
in questa splendida cornice a conclusione della
nona edizione italiana del concorso "Immagini
per la Terra".
Lei
oramai conosce questa nostra iniziativa che
abbiamo voluto imperniata su tre elementi:
1. Centralità dei problemi ambientali
nei processi didattico formativi;
2. Definizione di una cornice di valori di riferimento:
"La Carta della Terra";
3. Strumentalità dell'aspetto competitivo.
La responsabilizzazione dei ragazzi sia per
la decisione sull'utilizzo delle somme di denaro
vinte e sia per il loro controllo sulla gestione
dei progetti che vengono finanziati.
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Cerimonia al Quirinale
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Noi,
modestamente, pensiamo di aver contribuito,
in questi anni e con questa azione, a indicare
una strada e una visione nel campo dell'educazione,
dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Abbiamo verificato come molti hanno condiviso
ciò, e questo messaggio concreto è
parte del nostro contributo alla vita civica
e sociale del nostro Paese.
L'esportazione del progetto in tanti altri Paesi,
e le innovazioni che cerchiamo di implementare,
confermano il ruolo leader di questa esperienza
e del nostro paese.
Il concorso si è realizzato in 14 paesi
del Sud America (Argentina e Bolivia); dell'Africa
(Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio e Senegal),
dell'Europa e dell'Asia (Svezia, Svizzera, Italia,
Ungheria, Repubblica Ceca, Bielorussia, Federazione
Russa e Corea del Sud).
Signor Presidente, gentili signore e signori,
care ragazze e ragazzi. Permettetemi alcune
considerazioni.
Lo scorso anno abbiamo cercato di fissare la
nostra attenzione sull'intreccio tra ambiente
educazione e nuovi mezzi di comunicazione, sul
rischio di un nuovo analfabetismo e sulle opportunità
di benessere duraturo per quelle collettività
che investono sul capitale umano e sulle innovazioni
legate allo sviluppo sostenibile.
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Cerimonia al Quirinale
2001
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Noi,
ma soprattutto questi ragazzi si trovano di
fronte una società definita complessa.
Che sembra articolarsi in forme in accelerata
trasformazione, nella quale sembra imperativo
non avere punti fermi e valori di riferimento.
La conoscenza delle cose e della storia sembra
essere sempre più mediata dai mezzi di
comunicazione e poco frutto dell'esperienza
diretta. Come altri hanno detto e scritto quasi
trent'anni addietro, sembra esistere solo ciò
che è rappresentato.
Ciò che è espulso dalla rappresentazione
non esiste, e non concorre quindi a formare
la coscienza, le opinioni e la cultura delle
genti.
Nonostante un certificato e preoccupante aumento
verso la criticità di quasi tutti gli
indicatori ambientali e sociali, l'attenzione
verso questi problemi sembra calare: proprio
in virtù di una mancata rappresentazione
degli stessi.
Vediamo quindi con grande preoccupazione l'emergere
di politiche non coerenti con le centralità
delle tematiche ambientali. Non solo da parte
dell'amministrazione della più grande
potenza mondiale ma anche - nei comportamenti
concreti - di molti altri grandi paesi industriali
o in corso di rapida industrializzazione.
Un altro problema ci coinvolge,
ed è legato al contesto nel quale procede
lo sviluppo delle nostre giovani generazioni:
un contesto nel quale il rischio di assuefazione
alla violenza, nelle sue forme più odiose
e oscene, può produrre una crisi di valori
capace di minare, realmente e alle fondamenta,
le ragioni e le possibilità di una vita
comunitaria.
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Cerimonia al Quirinale
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Signor
Presidente, noi sentiamo forte la necessità
di continuare un cammino di impegno e riflessione
sui valori di riferimento che cementano un paese
civile. Per questo insisteremo nell'azione che
produciamo a tutto campo e, proprio per questo,
vogliamo segnalare a questi ragazzi che tra
qualche giorno, il 2 giugno, si festeggia la
Repubblica. Che la Carta costituzionale che
fonda questa Repubblica continua ad essere valida,
centrata com'è su principi e valori che
si legano alla Dichiarazione Universale dei
Diritti dell'Uomo e alle punte più alte
della cultura giuridica, politica e filosofica
che ha prodotto il nostro paese.
La cultura che ha prodotto quel testo, e altri
similari in altri paesi, non poteva contenere
la coscienza delle contraddizioni ambientali
generate dall'azione dell'uomo. Dal concetto
di limite, a quello di specie tra le specie.
La ricomposizione di questa frattura è
imperativo ben noto da alcuni decenni e su questo
fronte in molti hanno riflettuto e lavorato.
La
società civile internazionale a nostro
avviso oggi ha a disposizione un testo, perfettibile
evidentemente, frutto di dieci anni di confronto:
La Carta della Terra.
In questo testo rappresentanti di molteplici
culture hanno cercato di fondere le riflessioni
e le sensibilità migliori per produrre
un testo utile, quanto lo è la Dichiarazione
dei diritti dell'Uomo, e che a questa si vuole
affiancare quale pilastro per un nuovo periodo
di civiltà.
Noi cerchiamo di dare il nostro contributo e
il prossimo 8 giugno ad Urbino questo testo
verrà presentato in Italia da Mikhail
Gorbaciov in un incontro con i rappresentanti
delle istituzioni di base (Regioni, Province
e Comuni) della nostra Repubblica, assieme a
rappresentanti di differenti confessioni religiose.
Da lì sarà lanciata la Dichiarazione
di Urbino a sostegno della Carta della Terra.
E' un appuntamento importante al quale Lei,
e la ringraziamo ancora, ha dato il Suo alto
patronato: segno di una sensibilità del
quale il nostro paese ha molto bisogno.
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Cerimonia al Quirinale
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Signor
Presidente, noi abbiamo solide radici nel nostro
paese e nello stesso tempo ci sentiamo europei
e cittadini del mondo. I processi di globalizzazione,
o di tessuto planetario unico che il ventesimo
secolo ha determinato, ci pongono molti problemi.
Ad oggi forse più di quanti non ne abbia
risolti. Il rischio di sopprimere molte diversità
umane, etiche e culturali è concreto
e lo sviluppo a corto termine è sicuramente
insostenibile.
Voglio concludere con una frase di Morin : "Abbiamo
bisogno di un concetto più ricco e complesso
di sviluppo, che sia al contempo materiale,
intellettuale, affettivo, morale,
Il
ventesimo secolo non è uscito dall'età
del ferro planetaria, vi è sprofondato".
Oggi
siamo qui in festa, con questi splendidi ragazzi
che sono per noi uno stimolo ed anche uno scopo
concreto per continuare a lottare. Anche nello
spirito fondante la nostra Repubblica e che
celebreremo il prossimo 2 giugno.
Il prossimo anno festeggeremo
i dieci anni di questa iniziativa. Abbiamo l'ambizione
di farlo al meglio e contiamo sulla conferma
dell'aiuto degli sponsor che qui voglio ringraziare.
A partire da Banca di Roma, e la discreta sensibilità
del presidente Geronzi. Poi Alitalia e Ferrovie
che egualmente ci seguono dall'inizio dell'avventura.
Ma anche ANPA e i nuovi amici del Conai, della
Gut e altri ancora che convinceremo a seguirci.
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Un grazie alle istituzioni
e alle organizzazioni internazionali, al Ministro
Bordon.
Alla nostra Professoressa che ci indica nuove
piste da seguire e ci stimola ad osare.
Il
ringraziamento di tutti noi va inoltre a chi
rende questo progetto possibile, a quel gruppo
tenace di collaboratori che fin dal primo giorno
ha seguito e sviluppato l'iniziativa e che è
rappresentato dal Direttore di Green Cross Italia
Elio Pacilio, dalla responsabile scuola di Verdi
Ambiente e Società Giuliana Colaprete
e da Assunta Fundoni che cura la segreteria
e il coordinamento del progetto.
Non
abbiamo più parole per ringraziare Gaetano
Gifuni che non solo ci vuole bene, ma sul quale
possiamo contare e al quale possiamo rivolgerci
per consigli e incoraggiamenti.
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A
lei Signor Presidente un sentito ringraziamento
per quanto ha fatto, per noi e per quanti si
impegnano per il progresso intellettuale e morale
del nostro paese, per un benessere maggiormente
condiviso e per una società solidale
e operosa. Con la speranza di condividere questo
progetto per tutto il Suo settennato.
Presidente, grazie di nuovo.
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