|
Cerimonia al Quirinale
1998
|
|
Messaggio
del Sen. Guido Pollice,
presidente delle
Associazioni
Verdi Ambiente e Società e Green Cross
Italia
all'udienza con il Presidente della Repubblica,
OSCAR LUIGI SCALFARO,
in occasione della premiazione dei vincitori
della sesta edizione del concorso nazionale
Immagini per la Terra anno scolastico 97-98
Roma, 26 giugno 1998 - Palazzo
del Quirinale
Signor Presidente,
davanti
a Lei ci sono, come nelle scorse occasioni,
circa 200 ragazzi in rappresentanza degli oltre
600 che sono risultati i migliori tra quelli
che hanno partecipato all'iniziativa che realizziamo
da sei anni. Oltre 1.000 le scuole che quest'anno
hanno risposto all'appello e circa 25.000 i
ragazzi coinvolti ; i quali tra novembre e marzo
hanno trovato il modo di dedicare la propria
attenzione ed il proprio impegno didattico al
problema che abbiamo posto al centro dell'iniziativa
: Acqua per tutti.
Tema impegnativo, che spazia dalla conoscenza
delle basi della vita e della sua sopravvivenza,
alla conoscenza del territorio, dello sviluppo
delle civiltà, alle terribili conseguenze
che l'assenza della stessa, o una sua presenza
eccessiva, producono nelle popolazioni che subiscono
questi eccessi.
I lavori dei ragazzi hanno centrato un po' tutti
questi aspetti, non ultimo la conoscenza che
attorno al diritto di possesso dell'acqua dolce
possono scatenarsi futuri conflitti invece che
crescere cooperazione e sviluppo.
Ma non è mio il ruolo di spiegare loro,
che lo hanno così brillantemente studiato
assieme ai propri insegnanti, il tema del concorso.
Meglio è informare i presenti delle evoluzioni
di questo nostro progetto e i cambiamenti messi
a punto, che avevamo preannunciato lo scorso
anno.
Prima di tutto la tanto agognata ricerca sui
materiali che compongono l'archivio storico
di questa iniziativa. Decine di migliaia di
lavori, realizzati da 250.000 studenti che hanno
partecipato alle prime cinque edizioni.
Bene Signor Presidente e signori tutti, posso
annunciare che l'équipe di lavoro dell'Università
di Milano, sta concludendo i lavori e nel giro
di qualche settimana avremo la prima stesura
della corposa relazione, per realizzare, entro
la fine del 1998 a Milano, un convegno di presentazione
e di riflessione sull'educazione ambientale.
Signor Presidente, noi La vorremo in qualche
modo al nostro fianco, mentre speriamo vivamente
che i ministeri competenti vorranno partecipare
e questa volta con un impegno diretto.
Per concludere questo capitolo posso dirvi con
orgoglio che ben 10 studenti concluderanno,
entro il prossimo autunno, il proprio cammino
di studi universitari con tesi specifiche sulla
nostra iniziativa.
In
conclusione del messaggio dello scorso anno
dicemmo che ci saremmo messi al lavoro affinché
l'esperienza diventasse internazionale : non
era un eufemismo ! Con questa edizione si è
aperto un nuovo ciclo di lavoro, un vero e proprio
programma internazionale di educazione ambientale,
e l'esperienza è stata replicata negli
Stati Uniti, in Argentina, Burkina Faso, Svezia,
Germania, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca,
Russia e Corea del Sud.
Signor
Presidente, pochi mesi dopo il suo insediamento
alla maggiore carica dello Stato davamo inizio
a questa nostra iniziativa - addirittura il
più giovane dei ragazzi qui presenti
non aveva ancora compiuto il suo primo compleanno.
Nel corso di questi anni abbiamo avuto il grande
piacere di condividere alla lettera il Suo pensiero
su alcuni dei temi centrali del nostro impegno.
Ci piace ricordare la sua preoccupazione per
la ripresa degli esperimenti nucleari francesi
a Mururoa, i suoi ripetuti e decisi appelli
affinché le Nazioni Unite si autoriformino
in senso maggiormente democratico - e proprio
in questi giorni il nostro paese ha registrato
un significativo successo diplomatico -, il
dolore per le tragedie che hanno colpito il
Piemonte, l'Umbria, le Marche e recentemente
della Campania, la costante attenzione a quello
spazio di iniziativa e denuncia delle terribili
iniquità di uno sfruttamento dell'uomo
sull'uomo e ancor peggio verso i bambini. Da
ultimo le sue parole, dirette e incoraggianti,
che ci hanno raggiunto nel corso della iniziativa
di sensibilizzazione sui rischi delle manipolazioni
genetiche in agricoltura e non solo.
Quegli interventi rimarranno ben impressi nella
nostra memoria e saranno riferimento per continuare
a condurre la nostra azione.
Questi
anni sono stati anche particolarmente pesanti.
Densi di episodi dolorosi e tragici ma nello
stesso tempo un grande desiderio di rinnovamento
sembrava prendere corpo attraverso una sensibilità
e presenza di impegno civile di centinaia di
migliaia di italiani che tradizionalmente sembravano
ciechi e muti.
Chi aveva avuto la speranza che alcuni gravi
episodi oscuri della storia del nostro paese
potevano essere svelati e magari giudicati,
comincia a manifestare la propria delusione.
Una seconda tragedia ci colpirebbe se, mortificata
quella speranza, la trama stessa di una ricostruzione
di tessuto civico, un riavvicinamento alle istituzioni
delle giovani generazioni, fosse slabbrata e
sfibrata dalla delusione e dalla rassegnazione.
Quale insegnamento per questi ragazzi.
Quale storia del proprio paese potranno studiare.
|
Cerimonia al Quirinale1998
|
|
Noi
cerchiamo da parte nostra di svolgere il ruolo
che ci siamo assegnati. Abbiamo messo al centro
del nostro intervento la consapevolezza e l'azione
per trasmettere cultura ed un nuovo senso dell'etica.
Perché solo a partire da ciò è
possibile affrontare i grandi problemi ambientali,
e in conseguenza modulare le nostre azioni pubbliche
e i nostri comportamenti domestici.
I principi della Carte della Terra ora, quelli
di Cousteau prima, sono la cornice di questo
lavoro.
Così abbiamo cercato di fornire strumenti
affinché gli insegnanti facessero comprendere
che nella vita non si tratta di avere premi
o punizioni, bensì della necessità,
come uomini liberi di essere in grado di scegliere
la propria strada.
Bisogna parlare con gli altri, spiegarsi, ascoltare
le ragioni altrui e sapere che lo sforzo di
prendere la decisione vera e propria, ciascuno
deve farlo da solo con se stesso : nessuno può
essere libero al nostro posto. Se mi comporto
da nemico con i miei simili aumento la possibilità
che anche loro diventino miei nemici. Per questo
è importante l'esempio che diamo ai nostri
pari : è quasi certo che nella maggior
parte dei casi ci tratteranno esattamente come
noi trattiamo loro.
Così come nessuno può essere libero
al nostro posto, è altrettanto vero che
nessuno può essere giusto in vece nostra
se non ci rendiamo conto che bisogna esserlo
per vivere bene. Per comprendere a fondo quello
che l'altro può aspettarsi da noi non
c'è altro mezzo che amarlo almeno un
po', anche solo come essere umano... Per vivere
bene bisogna essere capaci di una giustizia
per simpatia o di una compassione giusta (intesa
non pietisticamente ma come rispetto per l'uomo,
condivisione di sentimenti ed emozioni).
Ecco
allora che insistiamo nelle stesse parole dello
scorso anno "a noi spetta almeno il compito
di lasciare in eredità la consapevolezza
degli errori, un codice nuovo ed almeno qualche
episodio significativo per modificare la realtà
presente". È quello che cerchiamo
di fare.Anche noi non potremmo fare tutto da
soli, ecco quindi che non possiamo che ringraziare
tutti gli studenti, qui simbolicamente rappresentati,
per aver creduto al progetto. Agli educatori
che continuano con abnegazione un lavoro spesso
non valorizzato.
Un
ringraziamento particolare lo voglio indirizzare
a quanti hanno dato il proprio contributo nel
gruppo centrale del Concorso ed in particolare
a Elio Pacilio direttore del progetto e coordinatore
dell'iniziativa internazionale ; a Giuliana
Colaprete nostra responsabile degli interventi
nella scuola ; a Cristina de Martino, Assunta
Fundoni e Monica Di Iorio della segreteria permanente,
senza il cui lavoro non avremmo avuto il costante
contatto con tante scuole, l'aiuto dei mezzi
di comunicazione e il coordinamento con gli
altri paesi.
Un
ringraziamento anche ai Ministri Ronchi e Pinto,
alla sottosegretario Rocchi, che continuano
a darci il loro patrocinio.
Per gli enti economici, grazie al Dr. Cesare
Geronzi, qui rappresentato dal Dr. Curzio, e
poi un grazie all'Ing. Cimoli, rappresentato
dalla Dr.ssa Daniela Scurti, grazie anche al
Dr. Marco Zanichelli e al Dr. Venturini, al
Dr. Fedele Confalonieri, al Dr. Sergio Piccini,
ed ancora all'Ing. Vito Gamberale e al Cavalier
Tartarini. Ed Ancora all'ing. Arazzini e al
presidente Cardi, all'ing. Vaciago e al dr.
Nizza, che con qualità di impegno diverso
hanno contribuito alla riuscita dell'iniziativa.
Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che
tante istituzioni continuano a crederci ed appoggiarci.
Come la FAO, grazie signora Sisto di essere
di nuovo con noi, l'UNESCO, la CROCE ROSSA,
grazie Mariapia Garavaglia.
Un saluto particolare alla Professoressa Montalcini
che non ha potuto raggiungerci ma con la quale
attraverso la Green Cross Italia abbiamo cominciato
una collaborazione della quale mi onoro e che
sono sicuro permetterà di far fare un
ulteriore e significativo salto alla nostra
azione.
Ancora una volta al Professor Gaetano Gifuni
le scuse per averlo assillato e un ringraziamento
per averci guidato e confortato in questi anni,
gli rivolgo un affettuoso segno di stima e affetto
la speranza di continuare ad avere la sua protezione.
A
lei Signor Presidente, il mio ringraziamento
più sentito e personale, per quello che
ha fatto in tutti questi anni e la speranza
che il prossimo anno, anticipando noi la conclusione
del Concorso, possa tornare arrivderci.
|