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Il nodo delle risorse

I recenti drammatici sviluppi della situazione mediorientale hanno portato alla ribalta mediatica la questione irachena. Gli sviluppi della situazione post bellica occupano molto dello spazio dedicato all'informazione sia sui media tradizionali, sia su quelli televisivi, ma una parola è significativamente assente dal vocabolario degli interlocutori.
Si tratta della parola petrolio.

Sembra, leggendo le cronache, che il paese mediorientale non sia un produttore di idrocarburi. La realtà è tutt'altra. L'Iraq possiede una riserva di petrolio che molti esperti stimano sia la seconda al mondo. La questione non è di poco conto. All'epoca della prima guerra del golfo, infatti, la comunità internazionale si oppose all'invasione del Kuwait, sia per questioni legittime di diritto internazionale, sia perché annettendo il piccolo paese del golfo l'Iraq avrebbe raddoppiato di colpo le proprie riserve petrolifere diventando il primo paese produttore.

Oggi, a guerra avvenuta e ribadendo la nostra netta opposizione all'utilizzo dei conflitti per risolvere le tensioni tra gli stati, l'assenza del convitato "petrolio" dal dibattito mediatico ci fa riflettere. Le democrazie compiute e mature possiedono come presupposto essenziale il possesso delle risorse e la condivisione delle stesse in un quadro di cooperazione tra stati quando le stesse siano indispensabili alla vita, come nel caso dell'acqua.

Non può sfuggire il fatto che la risorsa petrolifera, oggi nel quadro di un'economia fossile, è una ricchezza che deve appartenere alla nazione che la possiede all'interno dei propri confini. E questo è il caso dell'Iraq. La nazione del Tigri e dell'Eufrate, oggi necessita delle risorse celate nel sottosuolo, per avviare un processo di sviluppo socio-economico che porti tutto il popolo iracheno a un livello di benessere necessario per avviare un reale processo democratico che possa consolidarsi in maniera reale e non attraverso un passaggio di poteri calato dall'alto. Il dibattito sulla "proprietà" delle risorse è solo all'inizio. Risorse locali, regionali e locali devono, in realtà trovare declinazioni di utilizzo attraverso rapporti che non possono passare solamente attraverso rapporti di forza o di potere. Si tratta di meccanismi ancora tutti da inventare, dove diventano di fondamentale importanza le organizzazioni sopranazionali e l'approccio multilaterale affinché lo sfruttamento antropico delle risorse del pianeta porti a uno sviluppo più equo e equilibrato. E la questione irachena potrebbe, se condotta in un quadro più limpido di quello attuale, rappresentare la prima tappa di una road map verso la sostenibilità.

Elio Pacilio
Vice Presidente Esecutivo Green Cross Italia

EDUCAZIONE
"Immagini per la Terra"
Si sono chiusi il 31 marzo scorso i termini per partecipare alla dodicesima edizione del concorso per le scuole "Immagini per la Terra". Oggi a quasi un mese di distanza possiamo affermare che il tema di quet'anno "Water for Life - Acqua per la Vita" è stato recepito favorevolmente dalle scuole italiane che hanno partecipato a questa edizione inviando migliaia di lavori. In queste ore la giuria è al lavoro e nei prossimi giorni verranno resi noti i risultati.

Le novità che trovate sul sito sono:

TERMOVALORIZZAZIONE IN ITALIA
Produrre energia dai rifiuti per il nostro paese sembra ancora una frontiera lontana.
Eppure si risolverebbero ben due problemi con un solo…piccione.


ACQUA
Green Cross agisce sul fronte della gestione delle risorse idriche e dell'acqua potabile con diversi progetti che vanno dalla dimensione regionale a quella planetaria


CALCOLA IL TUO CALCOLA IL TUO SPRECO D'ACQUA
Hai un rubinetto che perde? Conta quante gocce escono in un minuto dell'acqua sprecata in un giorno, in un mese, in un anno.

MATERIALI PER L'EDUCAZIONE
Il "laboratorio " scuola si apre a nuovi modi di insegnare e imparare, con al centro un approccio epistemologico, particolarmente adatti ad affrontare la questione ambientale.


La prossima edizione della news letter verrà lanciata tra due settimane

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