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Gorbaciov e Zeccherini,
Presidente di Romagna Acque. |
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Tra
regione e globalizzazione solidale passando
per le acque della Romagna
La firma del protocollo
d'intesa sull'acqua con la Regione Emilia
Romagna, seguita da quella con Romagna Acque
e per finire il dibattito sulla globalizzazione
solidale con Biagi e Fassino senza scordare
la tragedia di Cernobyl.
Nell'Aula
della Giunta della Regione Emilia Romagna, alla
presenza del Presidente Mikhail Gorbaciov, della
Professoressa Rita Levi Montalcini, del Presidente
della Regione Vasco Errani e di tutta la Giunta
Regionale è stato firmato il protocollo
d'intenti per il progetto "Water
for Peace".
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Gorbaciov firma il libro
degli ospiti al Comune di Bologna
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Il
presidente Errani ha ribadito nel suo intervento
la necessità di mettere al centro dell'attenzione
una nuova globalizzazione, centrata più
sulla questione sociale e non dominata da un
economicismo senza etica
Questo processo, sempre secondo Errani, può
e deve essere condotto dall'Europa, che deve
avere un ruolo centrale nell'attuazione di una
globalizzazione diversa.
L'intervento di Mikhail Gorbaciov è partito
come al solito da un approccio di tipo macropolitico.
La mancanza di una leadership a livello mondiale,
specialmente quando si tratta di produrre iniziativa
politica per la pace e l'ambiente, è
stato il primo dei problemi sollevati.
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Il Rettore dell'Università
di Bologna, la Professoressa Montalcini
e Mikhail Gorbaciov
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"Quando
si tratta di scatenare una guerra, come quella
dell'Afghanisan," ha affermato Gorbaciov"
si trovano gli accordi ed i leader necessari.
Mentre per la società e l'ambiente tutto
diventa difficile ed i tavoli attorno ai quali
dovrebbero venir prese delle decisioni cruciali
vengono lasciati deserti, come nel caso della
ratifica dei protocolli di kyoto."
Questo fatto ha indotto l'emergente società
civile mondiale a far valere le proprie istanze
in maniera autonoma attraverso le ONG.
Gorbaciov ha posto l'accento anche sul rischio
che la Carta della Terra non venga adottata
dalle Nazioni Unite ma solamente segnalata senza
alcun vincolo per i singoli stati.
Sulla strada dello sviluppo sostenibile c'è
anche questa difficoltà, sarà
il Summit di Johannesburg a fare da cartina
di tornasole dando le coordinate d'azione alla
nuova società civile mondiale.
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Gorbaciov e Zeccherini,
Presidente di Romagna Acque. |
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Tra le acque di Romagna
Il
protocollo d'intesa per "Water for Peace"
è stato firmato dalla delegazione di
Green Cross ed il consorzio Romagna Acque nella
sede di Santa Sofia a ridosso della diga di
Radicodoli sull'Appennino Romagnolo.
Romagna Acque, che fornisce attraverso le proprie
strutture, acqua potabile ad olte un milione
e mezzo di abitanti della Romagna, i quali raddoppiano
nel periodo estivo, ha recepito i contenuti
del progetto "Water for Peace" e si
è resa disponibile a favorirne la realizzazione.
Presenti nel centro operativo della struttura
Michail Gorbaciov, Rita Levi Montalcini, Guido
Pollice ed il Presidente di Romagna Acque Zeccherini,
si è proceduto alla firma del protocollo.
Gorbaciov nel suo intervento ha ricordato l'importanza
dell'acqua all'interno del rapporto complessivo
tra uomo e natura.
Il presidente di Green Cross International,
ha, infatti, ribadito per l'ennesima volta che
o sarà l'umanità nel suo complesso
a normalizzare il proprio rapporto con la natura
attraverso gli strumenti dello sviluppo sostenibile,
o sarà la natura stessa a fare i conti
con l'umanità, e potrebbe farli in maniera
non esattamente consona alle esigenze umane
attraverso ciò che comunemente chiamiamo
catastrofi.
La comunicazione delle tematiche ambientali,
il rispetto della biodiversità e la diffusione
della Carta della Terra come documento di riferimento
dell'azione ambientalista, sono stati i punti
toccati da Gorbaciov nel suo intervento che
si è concluso con un accento polemico.
Preoccupato per la piega che stanno prendendo
gli incontri preparatori del Summiti di Johannesburg,
Gorbaciov ha affermato che se non sarà
la classe dirigente mondiale ad effettuare un
cambiamento di rotta a 180 gradi di tutta la
politica ambientale, questo compito dovranno
compierlo i cittadini degli stati sviluppati,
attraverso la costituzione di ONG e fondazioni
che abbiano come terreno d'intervento problemi
specifici e che possano fare pressione nei confronti
della leadership politica a livello planetario.
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Fassino, Gorbaciov e
Biagi al festival dell'Unità di San
Lazzaro |
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Alla Festa dell'Unità,
tra i bambini di Chernobyl, Biagi e Fassino
Gorbaciov,
Fassino e Biagi hanno discusso di globalizzazione
e solidarietà in un dibattito gremito
di pubblico all'interno del Festival dell'Unità
di San Lazzaro, nei pressi di Bologna.
Domande secche quelle di Biagi, che trovandosi
di fronte ad uno dei testimoni del ventesimo
secolo, non si è fatto sfuggire l'occasione
di porre domande di ogni tipo a Gorbaciov.
Ad una domanda sulla formazione della democrazia
in Russia, Gorbaciov è stato chiaro.
Ha affermato, infatti, che il nascente sistema
democratico Russo non può competere con
quello occidentale perché ha una storia
ancora troppo breve e le strutture attraverso
le quali si forma l'azione politica, come ad
esempio i partiti, sono ancora troppo giovani.
Ad una domanda di Fassino a proposito della
globalizzazione, Gorbaciov ha risposto che molte
delle speranze legate alla fine della guerra
fredda sono andate deluse.
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Gorbaciov con alcuni
bambini di Cernobyl ospitati dall'ANPAS |
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"Con
la fine della guerra fredda" ha affermato
Gorbaciov " si sperava che diminuisse la
conflittualità tra gli stati, ma al contrario
i conflitti sono aumentati. In realtà
i due blocchi tendevano a congelare le contraddizioni
che sono poi esplose senza che ci fossero più
mediazioni da parte della politica. La globalizzazione
spontanea, ossia non governata dalla politica,
cioè quella degli ultimi dieci anni,
ha spinto il livello di governabilità
del pianeta ad un livello più basso degli
anni precedenti, ha impedito ai paesi più
poveri di svilupparsi ed ha favorito enormemente
il Darwinismo sociale. Il tutto si tradurrà
nei prossimi anni in una crescita dei flussi
migratori, per motivazioni economiche ed ambientali
che aumenteranno l'instabilità dei paesi
del terzo mondo e la pressioni ambientale su
tutto il pianeta"
Sergio Ferraris
05/07/2002
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