PROGRAMMI
CARTA DELLA TERRA
EDUCAZIONE
ACQUA
ENERGIE
GUERRE
INVIA UN COMMENTO
SEGNALA LA PAGINA
STAMPA LA PAGINA
GREEN CROSS.NET
INDIETRO

 

 

 

GORBACIOV IN EMILIA - ROMAGNA 5/07/2002
Gorbaciov e Zeccherini, Presidente di Romagna Acque.
Tra regione e globalizzazione solidale passando per le acque della Romagna


La firma del protocollo d'intesa sull'acqua con la Regione Emilia Romagna, seguita da quella con Romagna Acque e per finire il dibattito sulla globalizzazione solidale con Biagi e Fassino senza scordare la tragedia di Cernobyl.



Nell'Aula della Giunta della Regione Emilia Romagna, alla presenza del Presidente Mikhail Gorbaciov, della Professoressa Rita Levi Montalcini, del Presidente della Regione Vasco Errani e di tutta la Giunta Regionale è stato firmato il protocollo d'intenti per il progetto "Water for Peace".



Gorbaciov firma il libro degli ospiti al Comune di Bologna

Il presidente Errani ha ribadito nel suo intervento la necessità di mettere al centro dell'attenzione una nuova globalizzazione, centrata più sulla questione sociale e non dominata da un economicismo senza etica
Questo processo, sempre secondo Errani, può e deve essere condotto dall'Europa, che deve avere un ruolo centrale nell'attuazione di una globalizzazione diversa.
L'intervento di Mikhail Gorbaciov è partito come al solito da un approccio di tipo macropolitico. La mancanza di una leadership a livello mondiale, specialmente quando si tratta di produrre iniziativa politica per la pace e l'ambiente, è stato il primo dei problemi sollevati.




Il Rettore dell'Università di Bologna, la Professoressa Montalcini e Mikhail Gorbaciov

"Quando si tratta di scatenare una guerra, come quella dell'Afghanisan," ha affermato Gorbaciov" si trovano gli accordi ed i leader necessari. Mentre per la società e l'ambiente tutto diventa difficile ed i tavoli attorno ai quali dovrebbero venir prese delle decisioni cruciali vengono lasciati deserti, come nel caso della ratifica dei protocolli di kyoto."
Questo fatto ha indotto l'emergente società civile mondiale a far valere le proprie istanze in maniera autonoma attraverso le ONG.
Gorbaciov ha posto l'accento anche sul rischio che la Carta della Terra non venga adottata dalle Nazioni Unite ma solamente segnalata senza alcun vincolo per i singoli stati.
Sulla strada dello sviluppo sostenibile c'è anche questa difficoltà, sarà il Summit di Johannesburg a fare da cartina di tornasole dando le coordinate d'azione alla nuova società civile mondiale.



Gorbaciov e Zeccherini, Presidente di Romagna Acque.

Tra le acque di Romagna

Il protocollo d'intesa per "Water for Peace" è stato firmato dalla delegazione di Green Cross ed il consorzio Romagna Acque nella sede di Santa Sofia a ridosso della diga di Radicodoli sull'Appennino Romagnolo.
Romagna Acque, che fornisce attraverso le proprie strutture, acqua potabile ad olte un milione e mezzo di abitanti della Romagna, i quali raddoppiano nel periodo estivo, ha recepito i contenuti del progetto "Water for Peace" e si è resa disponibile a favorirne la realizzazione. Presenti nel centro operativo della struttura Michail Gorbaciov, Rita Levi Montalcini, Guido Pollice ed il Presidente di Romagna Acque Zeccherini, si è proceduto alla firma del protocollo. Gorbaciov nel suo intervento ha ricordato l'importanza dell'acqua all'interno del rapporto complessivo tra uomo e natura.
Il presidente di Green Cross International, ha, infatti, ribadito per l'ennesima volta che o sarà l'umanità nel suo complesso a normalizzare il proprio rapporto con la natura attraverso gli strumenti dello sviluppo sostenibile, o sarà la natura stessa a fare i conti con l'umanità, e potrebbe farli in maniera non esattamente consona alle esigenze umane attraverso ciò che comunemente chiamiamo catastrofi.
La comunicazione delle tematiche ambientali, il rispetto della biodiversità e la diffusione della Carta della Terra come documento di riferimento dell'azione ambientalista, sono stati i punti toccati da Gorbaciov nel suo intervento che si è concluso con un accento polemico.
Preoccupato per la piega che stanno prendendo gli incontri preparatori del Summiti di Johannesburg, Gorbaciov ha affermato che se non sarà la classe dirigente mondiale ad effettuare un cambiamento di rotta a 180 gradi di tutta la politica ambientale, questo compito dovranno compierlo i cittadini degli stati sviluppati, attraverso la costituzione di ONG e fondazioni che abbiano come terreno d'intervento problemi specifici e che possano fare pressione nei confronti della leadership politica a livello planetario.

Fassino, Gorbaciov e Biagi al festival dell'Unità di San Lazzaro

Alla Festa dell'Unità, tra i bambini di Chernobyl, Biagi e Fassino

Gorbaciov, Fassino e Biagi hanno discusso di globalizzazione e solidarietà in un dibattito gremito di pubblico all'interno del Festival dell'Unità di San Lazzaro, nei pressi di Bologna.
Domande secche quelle di Biagi, che trovandosi di fronte ad uno dei testimoni del ventesimo secolo, non si è fatto sfuggire l'occasione di porre domande di ogni tipo a Gorbaciov.
Ad una domanda sulla formazione della democrazia in Russia, Gorbaciov è stato chiaro. Ha affermato, infatti, che il nascente sistema democratico Russo non può competere con quello occidentale perché ha una storia ancora troppo breve e le strutture attraverso le quali si forma l'azione politica, come ad esempio i partiti, sono ancora troppo giovani.
Ad una domanda di Fassino a proposito della globalizzazione, Gorbaciov ha risposto che molte delle speranze legate alla fine della guerra fredda sono andate deluse.

Gorbaciov con alcuni bambini di Cernobyl ospitati dall'ANPAS

"Con la fine della guerra fredda" ha affermato Gorbaciov " si sperava che diminuisse la conflittualità tra gli stati, ma al contrario i conflitti sono aumentati. In realtà i due blocchi tendevano a congelare le contraddizioni che sono poi esplose senza che ci fossero più mediazioni da parte della politica. La globalizzazione spontanea, ossia non governata dalla politica, cioè quella degli ultimi dieci anni, ha spinto il livello di governabilità del pianeta ad un livello più basso degli anni precedenti, ha impedito ai paesi più poveri di svilupparsi ed ha favorito enormemente il Darwinismo sociale. Il tutto si tradurrà nei prossimi anni in una crescita dei flussi migratori, per motivazioni economiche ed ambientali che aumenteranno l'instabilità dei paesi del terzo mondo e la pressioni ambientale su tutto il pianeta"



Sergio Ferraris

05/07/2002

Indietro
Torna su