 |
Gorbaciov e Lorenzo
Cagnoni di Rimini Fiere |
 |
Gorbaciov
a "Ricicla"
Comincia
dai rifiuti il viaggio in Emilia Romagna di
Gorbaciov, per la presentazione del progetto
Water for Peace.
Giunto a Rimini direttamente
da Mosca, Mikhail Gorbaciov entra, fin dall'inizio
della sua visita nel vivo della questione ambientale.
Alla presentazione della manifestazione fieristica
dedicata al recupero dei rifiuti, che avrà
come paese partner la Russia, il Presidente
di Green Cross, Mikhail Gorbaciov ha affrontato
i temi caldi dell'emergenza ambientale. Il Premio
Nobel per la Pace presenti Lorenzo Cagnoni Presidente
della di Rimini Fiera, Maurizio Melucci Vicesindaco
di Rimini, Ferdinando Fabbri Presidente della
Provincia di Rimini, Manlio Maggioli Presidente
della Camera di Commercio della Provincia di
Rimini e Guido Pollice Presidente di Green Cross
Italia, ha introdotto il tema dello sviluppo
sostenibile partendo dai cambiamenti sociali
ed anche psicologici che sono stati introdotti
nell'ultimo secolo dal progresso.
I ritmi del progresso
Formazione permanente ad alta velocità,
ritmi produttivi ed ipercapacità produttiva
dell'essere umano, sono stati i concetti base
dai quali è partito Gorbaciov.
"Su scala mondiale per il complesso produttivo
planetario sono sufficienti il 25 per cento
degli abitanti" ha affermato Gorbaciov"
ed allora quale sarà il destino del restante
75 per cento, escluso dai processi di produzione
della ricchezza?"
La risposta è venuta subito dopo. "Se
il 30 percento della popolazione del pianeta
vive in discrete condizioni" ha incalzato
il Premio Nobel" il restante settanta per
cento vive con un reddito che oscilla tra uno
e due dollari al giorno, ma all'orizzonte si
profila la formazione del "quarto mondo",
gli esclusi tra gli esclusi: coloro che vivono
con meno di un dollaro al giorno e non vivono
ma sopravvivono a stento.
Ed è da questo focolaio che possono venire
grandi tensioni distruttive come quelle dell'11
settembre.
L'acqua
L'acqua è
il punto focale sul quale si è concentrato
Gorbaciov.Per gli esclusi del pianeta, infatti,
la mancanza d'acqua potabile è una questione
di vita o di morte. Nei paesi del terzo mondo
l'ottanta per cento delle malattie infettive
sono dovute alla scarsa qualità dell'acqua
"potabile", mentre in tutto il pianeta
consumiamo quotidianamente quattro chilometri
cubi della preziosa sostanza di cui i due terzi
sono destinati all'irrigazione di culture.
E lo scenario, se non si pone rimedio sul versante
politico, è destinato a peggiorare. Cambiamenti
delle condizioni climatiche, come l'effetto
serra e la desertificazione faranno sì
che l'acqua diventi motivo per conflitti armati.
Ed è per questo che attraverso l'organizzazione
da lui fondata, Green Cross, l'ex Presidente
dell'Unione Sovietica, ha lanciato il progetto
"Water for Peace" che ha come fine
quello di prevenire i conflitti causati dalla
scarsità di risorse idriche.
L'impegno di Gorbaciov, sul breve periodo, è
di far sì che la conferenza sull'ambiente
di Johannesburg, in programma per fine agosto
non si traduca in un fallimento.
L'obbiettivo minimo è quello di far recepire
la Carta della Terra, documento sui diritti
ambientali la cui idea nacque nel 1992, alla
fine del Summit di Rio, da Mikhail Gorbaciov
e Maurice Strong, come documento guida per la
politica ambientale a livello planetario.
Soluzioni politiche
A chi gli domandava se non fosse senza speranze
per il futuro, lo scenario che aveva tracciato,
Gorbaciov ha risposto mettendo in campo la propria
esperienza di premier.
"Durante la Guerra Fredda" ha concluso
il Presidente di Green Cross"sono stati
moltissimi i summit per il disarmo nucleare
falliti, e più di una volta si è
sfiorata la catastrofe, ma la volontà
di trovare una soluzione ha prevalso ed ora
lo spettro di una guerra nucleare sta svanendo.
Questa deve essere la via per la soluzione dei
problemi ambientali, provare e riprovare nella
direzione dello sviluppo sostenibile".
Sergio Ferraris
04/07/2002
|