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SPECIALE JOHANNESBURG
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QUESTO RAPPORTO
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Il documento
di questa pagina è un estratto
del piano di attuazione approvato
al termine del vertice di
Johannesburg.
Molti dei punti che erano in discussione
hanno generato controversie tali
al punto che non sono stati citati
all'interno del documento. Addirittura
nella notte tra il tre ed il quattro
settembre il documento finale è
stato ulteriormente "depurato"
da impegni considerati troppo "gravosi"
per le nazioni industrializzate.
Su altre questioni cruciali non
sono stati fissati vincoli di tipo
scientifico o temporale in relazione
alle attività da intraprendere
per limitare i danni socioambientali,
come ad esempio l'energia sulla
quale il summit ha dato indicazioni
estremamente generiche.
Questa sintesi è stata redatta
da Corrado Clini, Direttore Generale
del Ministero dell'Ambiente, negoziatore
per il nostro paese a Johannesburg.(red.) |
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Corrado Clini
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Vertice Mondiale
sullo Sviluppo sostenibile
Principali
contenuti del piano di attuazione
approvato dal vertice di Johannesburg
Il
piano di attuazione adottato nella notte del
3 settembre è composto da 10 capitoli
e da 148 paragrafi.
Sono indicati di seguito di principali contenuti
del Piano.
PRINCIPI
-
Conferma
del principio 15 della Dichiarazione di Rio
Approccio precauzionale
-
Conferma del principio 7 della Dichiarazione
di Rio Responsabilità comuni ma
differenziate tra Paesi industrializzati e
paesi in via di sviluppo
-
Diritti umani - Promozione e rispetto
dei diritti umani e delle libertà
fondamentali, che assumono il ruolo di criterio
essenziale nelle strategie per la riduzione
della povertà, la protezione della
salute, la conservazione e gestione delle
risorse naturali.
Promozione dell'accesso delle donne, sulla
base di un principio di uguaglianza, a tutti
i processi decisionali, ed eliminazione
delle forme di discriminazione e violenza
contro le donne.
Impegno ad adottare misure immediate ed
efficaci per eliminare lo sfruttamento del
lavoro minorile, ed adottare strategie per
l'eliminazione di tutte le forme di lavoro
minorile contrarie agli standards internazionali.
Riconoscimento degli standard e dei principi
stabiliti dalla Organizzazione Internazionale
del Lavoro (ILO) per la protezione dei diritti
dei lavoratori.
-
Lotta alla povertà - Conferma dell'obiettivo
della "Dichiarazione del Millennio"
di dimezzare entro il 2015 il numero di persone
con un reddito inferiore ad 1 US $.
-
Protezione della salute - Promozione e
rafforzamento dei programmi e delle misure
per assicurare la diffusione e l'accesso ai
servizi di assistenza sanitaria di base.
Riduzione di due terzi, entro il 2015 rispetto
ai dati del 2000, la mortalità infantile
al disotto di 5 anni.
Ridurre di tre quarti, entro il 2015 rispetto
ai dati del 2000, la mortalità da parto.
Ridurre del 25% entro il 2005 nei paesi maggiormente
colpiti ed entro il 2010 globalmente, il numero
dei malati di AIDS di età compresa
tra i 15 e i 24 anni.
Eliminazione del piombo dalle benzine, dalle
vernici e da tutte le possibili sorgenti di
contaminazione, per prevenire le malattie
connesse all'inquinamento da piombo.
-
Acqua
potabile - Dimezzare entro il 2015 il
numero di persone che non hanno accesso all'acqua
potabile e purificata.
Adottare entro il 2005 i piani per la gestione
integrata ed efficiente delle risorse idriche;
-
Sostanze
chimiche - Impegno per l'entrata in vigore,
entro il 2004, della Convenzione delle Nazioni
Unite per l'eliminazione delle sostanze organiche
persistenti (POPs) e in particolare per l'eliminazione
dei pesticidi.
Perseguire l'obiettivo di eliminare le produzioni
e gli usi delle altre sostanze chimiche pericolose
per l'ambiente e per la salute entro il 2020
(minimizzare gli impatti).
-
Biodiversità
- riduzione significativa della perdita di
biodiversità entro il 2010.
-
Protezione
degli oceani e pesca - Promozione della
applicazione dell'"approccio ecosistemico"
per la protezione della biodiversità
marina.
Adottare le strategie e le misure necessarie
per la generalizzare le pratiche della pesca
sostenibile entro il 2012.
Avviare dal 2004 una regolare attività
di monitoraggio e valutazione dello stato
dell'ambiente marino.
-
Energia
- Aumento significativo della quota di produzione
di energia elettrica da fonti rinnovabili
e promozione delle tecnologie a basso impatto
ambientale.
Progressiva eliminazione dei sussidi ai combustibili
fossili che hanno effetti negativi sull'ambiente.
Monitoraggio e coordinamento delle iniziative
per la promozione delle fonti rinnovabili.
Impegno volontario dei paesi dell'Unione Europea,
e di altri paesi, per aumentare la quota di
energia rinnovabile nella produzione mondiale
di energia.
-
Cambiamenti
Climantici - Conferma degli obiettivi
della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici,
e in particolare della stabilizzazione, a
livelli non pericolosi per l'equilibrio del
clima, della concentrazione in atmosfera di
anidride carbonica e degli altri gas-serra.
Appello ai paesi che non hanno ancora ratificato
il Protocollo di Kyoto, per la ratifica in
tempi brevi.
MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E CONSUMO
-
Promuovere lo sviluppo di programmi quadro
decennali per la realizzazione di iniziative
finalizzate alla modificazione dei modelli
di consumo e di produzione non sostenibili;
-
Individuare politiche, misure e meccanismi
finanziari per sostenere i modelli di consumo
e produzione sostenibili;
-
Promuovere e diffondere procedure di valutazione
di impatto ambientale e di "ciclo di
vita" dei prodotti, anche al fine di
incentivare quelli più favorevoli per
l'ambiente.
-
Istituzione di un fondo mondiale per la
solidarietà a carattere volontario.
-
Conferma degli obiettivi sull'Aiuto pubblico
allo sviluppo (ODA) concordati a Monterrey.
-
Riduzione del debito dei paesi in via di sviluppo
attraverso la cancellazione o alleggerimento
(debt relief e debt cancellation) e rafforzamento
dell'iniziativa a favore dei paesi poveri
fortemente indebitati (heavily indebtted poor
countries - HIPC).
-
Utilizzo dei "debt swaps"
per riconvertire il debito in attività
a sostegno dello sviluppo sostenibile.
- Conferma dell'impegno
per il rifinanziamento della Global Environmental
Facility, e impegno volontario integrativo dell'Unione
Europea per un ulteriore finanziamento di 80
milioni di Euro.
-
Avvio della riforma del sistema dei sussidi
al commercio internazionale, che hanno effetti
negativi sull'ambiente, ovvero riduzione delle
facilitazioni commerciali per i prodotti che
non favoriscono lo sviluppo sostenibile.
-
Coordinamento tra Organizzazione Mondiale
del Commercio e Accordi Ambientali Multilaterali
per favorire la promozione nei mercati
internazionali dei processi e dei prodotti
"sostenibili".
-
Assicurare la promozione della trasparenza
e dell'efficienza delle forme di governo e
della gestione delle risorse, anche attraverso
la realizzazione di infrastrutture per l'accesso
alla informazione (E-government)
-
Adozione delle strategie nazionali per l'attuazione
dell'Agenda 21, entro il 2005.
PARTNERSHIPS
(progetti
in cooperazione tra paesi sviluppati e paesi
in via di sviluppo, con la partecipazione di
imprese private, istituti finanziari, associazioni
non governative, agenzie delle Nazioni Unite)
-
Avvio
dei progetti inseriti nella lista accettata
dalle Nazioni Unite, e monitoraggio sulla
loro attuazione.
I
562 progetti ammessi fanno riferimento
a 12 aree di intervento:
· Riduzione della povertà;
· Promozione di modelli sostenibili di
produzione e consumo;
· Conservazione e gestione delle risorse
naturali e della biodiversità;
· Promozione delle energie rinnovabili
e dell'efficienza energetica;
· Purificazione delle acque e gestione
intergrata del ciclo idrico;
· Protezione ed estensione delle foreste;
· Governance in un sistema globalizzato;
· Promozione della salute;
· Sviluppo sostenibile nelle piccole
isole;
· Sviluppo sostenibile nell'Africa;
· Trasferimento ai paesi in via di sviluppo
di competenze e tecnologie innovative per consolidare
le capacità di gestione e governo delle
risorse;
· Supporto alla realizzazione di modelli
di commercio compatibili con le Convenzioni
e i Protocolli internazionali.
- Le risorse finanziarie
messe a disposizione per l'avvio dei progetti
ammontano a circa 1500 milioni di Euro. I progetti
sono predisposti in modo tale da rappresentare
un volano per un "ciclo" di investimenti
aggiuntivi.
Corrado Clini
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