Milano città d’acque si associa alle iniziative realizzate in occasione dell’Anno internazionale dell’Acqua con questa mostra di Mike Goldwater promossa da Green Cross e realizzata da Federico Motta Editore.

Il tema dell’acqua ha assunto con gli anni sempre maggiore rilevanza: in molte zone, anche del nostro Paese, essa resta una risorsa rara e preziosa; in sempre più frequenti circostanze, anche nella nostra Europa, essa mette a repentaglio vite umane, costruzioni, coltivazioni, tesori d’arte per l’improvvisa e incontrollabile emergenza provocata da piene e inondazioni; gli scienziati studiano l’impatto sulla fornitura idrica di fenomeni climatici nuovi e, ancora, sostanzialmente inspiegabili e imprevedibili; gli studiosi dei fattori geo-politici ne sottolineano l’importanza come elemento strategico decisivo per gli equilibri di molte tra le aree politicamente più esplosive del pianeta. Insomma, l’uomo occidentale ha riscoperto l’acqua come risorsa naturale preziosa, ma al tempo stesso minacciosa e capricciosa. Questa mostra ci presenta appunto l’acqua in tutta la sua contraddittorietà e in tutti i suoi contrasti di dea sospirata e benefica, apportatrice di vita ma anche capace di portare il dolore e la morte. Una dea insostituibile, dunque, da rispettare e governare per garantire il futuro della nostra stessa civiltà. Mike Goldwater, così, non si limita a incantarci con la forza delle sue immagini, ma ci invita a pensare non a un mondo senz’acqua, ma al modo per rispettare e tutelare questa risorsa nella quale, semplicemente, si identifica la vita. Ci coinvolge e ci fa pensare, che è il risultato più importante degli autentici appuntamenti di cultura.

Sono lieto che il Comune rinnovi in questa occasione la sua collaborazione con Federico Motta Editore, che ha già portato ad appuntamenti di grande significato nell’ambito delle attività di Palazzo Reale e, in particolare, delle mostre dedicate a un’arte quale la fotografia è diventata, proprio per la sua grande capacità di coinvolgere, sempre più popolare e espressiva della civiltà dell’immagine nella quale ciascuno di noi è, comunque, protagonista.

Salvatore Carrubba
Assessore alla Cultura e Musei




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