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SALA STAMPA
Milano, Palazzo Reale 18 marzo - 2 giugno 2003

"ACQUA"
Mostra fotografica di Mike Goldwater
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Terre aride e terre piovose

di Kofi Annan
Segretario Generale delle Nazioni Unite

Ogni anno milioni di bambini muoiono per malattie trasmesse attraverso l'acqua, malattie che possono essere prevenute. Se continueranno gli attuali modelli di consumo, entro venticinque anni due persone su tre vivranno in condizioni di "emergenza dell'acqua". I problemi sono più urgenti in Africa e nell'Asia occidentale, ma la mancanza d'acqua è già un notevole limite alla crescita industriale e socio-economica di molte altre aree fra cui la Cina, l'India e l'Indonesia, e la crisi non riguarda soltanto il mondo in via di sviluppo: milioni di persone negli Stati Uniti bevono acqua che non corrisponde agli standard di sicurezza dell'acqua potabile.
La situazione non è tutta così tragica.

Alcuni Paesi hanno adottato metodi integrati per la gestione dell'acqua dolce. La pressione pubblica ha contribuito a ridurre gli scarichi di sostanze tossiche in alcuni bacini fluviali. Le nuove tecnologie e la "gestione della domanda" hanno reso più efficiente l'irrigazione, la lavorazione industriale e i rifornimenti municipali e una nuova attenzione per l'armonizzazione delle politiche idriche con il territorio e la selvicoltura ha migliorato la conservazione idrica e petrolifera.
Tuttavia il progresso complessivo non è stato né sufficiente né di vasta portata. Servono politiche dei prezzi che promuovano equità ed efficienza. Ci vuole una "rivoluzione azzurra" nell'agricoltura che aumenti la produttività e porti "più raccolto per ogni goccia". Occorrono industrie che seguano le migliori procedure e si incarichino di informare l'opinione pubblica sugli inquinanti. È necessaria una maggiore collaborazione istituzionale per migliorare la frammentazione di responsabilità fra i vari ministeri riguardo all'energia, al trasporto, all'ambiente e alla sanità. E ci servono politiche che prendano in considerazione la discriminazione sessuale, dato che a livello domestico la raccolta e la gestione dell'acqua sono per lo più a carico delle donne.
Le Nazioni Unite, che svolgono il ruolo della pubblica difesa e armonizzano i ruoli definiti nel loro statuto, possono aiutare l'umanità a confrontarsi con la minaccia rappresentata da uno sfruttamento non-sostenibile delle risorse idriche e con il pericolo più esteso di vivere su un pianeta irrimediabilmente rovinato dalle attività umane. Le innovazioni tecnologiche potranno risolvere alcune sfide ambientali che dovremo affrontare, ma sarebbe sciocco contare su queste e continuare a fare "business" come al solito. Le popolazioni e i governi devono parimenti impegnarsi in una nuova etica di conservazione e amministrazione.

Introduzione al volume "Acqua" pubblicato da Federico Motta Editore (tutti i diritti sono riservati. Ogni riproduzione parziale del presente testo deve essere dettagliatamente concordata con l'editore.)



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