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Il progetto "Water for Peace":
dai potenziali conflitti
alla cooperazione potenziale.

 

Prevenire e risolvere i conflitti legati alle risorse idriche in un contesto di gestione globale delle risorse idriche.
L’acqua, bene fondamentale per lo sviluppo ed il benessere umano, oggi come oggi per miliardi di persone, in special modo nei paesi in via di sviluppo, non è una risorsa disponibile.
La mancanza di acqua potabile è un problema gravissimo. Ogni anno nel mondo 5 milioni di persone perdono la vita: 3 milioni sono bambini. Ancora oggi 1,5 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,5 miliardi di persone non beneficiano di alcun servizio igienico.
Le soluzioni a questo genere di problema devono essere trovate, pena l’aumento dei conflitti sociali nei paesi in via di sviluppo, con ripercussioni serie sulla popolazione dell’intero pianeta.
Le soluzioni esistono. Sono di ordine sociale, tecnico e finanziario ma, prima ancora sono politiche. Affinché questo dramma finisca è necessario trasformare le parole in impegni e azioni.
In un quadro di sviluppo sostenibile è necessario che siano adottate delle misure precise per indirizzare la politica di gestione planetaria dell’acqua potabile, che è un bene indispensabile alla vita e sempre più prezioso.
Il progetto “Water for Peace” coinvolge sei grandi bacini idrici attualmente sottoposti ad una grave tensione internazionale. Obiettivo del progetto è favorire le migliori azioni per la risoluzione pacifica delle crisi politiche e sociali derivate dalla gestione della risorsa acqua.

I sei bacini idrici coninvolti sono:
Il Danubio (Europa centrale e dell’Est)
Il Giordano (Sud es asiatico)
L’ Okavango (Sud Africa)
La Plata (Sud America)
Il Volga (Russia e Asia centrale)
Il Volta (Africa)

Gli scopi del programma sono:
Definire e sorvegliare i conflitti legati alle risorse idriche.
Monitorare gli indicatori dei conflitti potenziali e delle potenziali cooperazioni.
Sviluppare materiale educativo per le comunità coinvolte.
Offrire strumenti di decisione politica e sociale per trasformare al meglio i conflitti in cooperazione.
Diffondere le best practices nella prevenzione dei conflitti legati alle risorse idriche.

In pratica gli obiettivi si traducono:
Sul breve periodo analizzare le cause e le caratteristiche dei conflitti in corso o potenziali, ed identificare gli ostacoli e i possibili incentivi che possono ostacolare o favorire il dialogo tra gli attori protagonisti nella gestione delle risorse idriche.
Sul medio periodo l'obiettivo è quello di incrementare la consapevolezza sia a livello politico, sia a livello sociale, relativa ai benefici della cooperazione.
A lungo termine l'obiettivo finale è quello di creare un ambiente ideale per lo sviluppo di pratiche, investimenti e condizioni che portino ad una gestione permanente della risorsa idrica in linea con lo sviluppo sostenibile, in grado di affrontare anche momenti di crisi dovuti al mutamento delle circostanze, come la siccità introdotta dai cambiamenti climatici.

 



Per informazioni si può contattare Green Cross Italia Via Flaminia 53, 00196 Roma - o consultare il sito web www.greencrossitalia.it Contatto Stampa: Sergio Ferraris, 06 36004300, 347 3803887



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