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Presentazione del programma di Educazione Ambientale
Concorso Nazionale ed Internazionale
Immagini per la Terra

Nel 1992, a seguito del primo protocollo di collaborazione tra i Ministeri della Pubblica Istruzione e dell’Ambiente sull’educazione ambientale, l’Associazione Verdi Ambiente e Società incontrò i ministri competenti per presentare un’iniziativa originale di educazione ambientale da offrire a tutto il mondo della scuola italiana (ogni ordine e grado).

Il primo ciclo dell’iniziativa, previsto su cinque anni, ruotò attorno ad alcuni punti base.
Il primo elemento di riferimento fu l’attenzione verso i Diritti “ambientali”; una cornice di valori ben individuati: la Dichiarazione dei Diritti delle Generazioni Future.
La dichiarazione è un testo formato da cinque brevi articoli, per aggiornare la Carta dei diritti dell’Uomo alla luce delle conoscenze e delle nuove sensibilità verso la biosfera e le specie che la popolano. Promotore di questa Dichiarazione Jacques-Yves Cousteau, primo firmatario italiano della petizione di sostegno a questa Carta fu l’allora Presidente del Senato Giovanni Spadolini.
Il secondo elemento che caratterizzò il progetto è stato quello di proporsi come strumento per il programma didattico degli insegnanti, i quali hanno utilizzato i contenuti di questo progetto per condurre al meglio la propria azione formativa.

Al fine di rendere più efficace il progetto lo si immaginò in forma di concorso a premi e, per favorire un’ulteriore possibilità formativa, si decise che i vincitori dovessero devolvere le vincite in denaro a dei progetti di “solidarietà ambientale”, progetti già esistenti o pensati dai vincitori stessi. Si è così sollecitata un’azione di analisi e confronto da parte dei ragazzi, perché a loro spettava la scelta del beneficiario della vincita.

Nel corso del primo ciclo, con le edizioni che vanno dal 92-93 al 96-97, si è vista la partecipazione di oltre 240.000 studenti, con una forte prevalenza dei cicli dell’obbligo. Oltre 100 i premiati che hanno destinato le somme vinte a più di 100 microprogetti di cui, nella massima parte, sono stati loro stessi artefici.
I temi delle edizioni sono stati così indirizzati: la prima edizione alla carta dei diritti delle generazioni future, la seconda ai beni ambientali e culturali, la terza all’acqua, la quarta alla protezione della biodiversità e la quinta ha chiesto uno sforzo progettuale dei giovani studenti riassunto nel titolo “I Cantieri dell’Ambiente”.

Con l'anno scolastico 1997-98 è iniziato il secondo ciclo del progetto che ha come principale novità l'internazionalizzazione dell'iniziativa che, grazie al network ambientalista Green Cross International, è realizzato in vari paesi di vari continenti. Riprende la cornice della definizione dei Diritti con il sostegno alla Carta della Terra. Si tratta di un documento creato durante la Conferenza di Rio, del 1992, sull'Ambiente per opera di Maurice Strong e Mikhail Gorbaciov, e che attraverso un'articolatissima consultazione internazionale è arrivata nell'attuale stesura.
Oggi l'impianto del "Concorso" rimane lo stesso e la partecipazione si attesta, ormai da anni, su una media di circa 40.000 studenti per ogni edizione. I temi oggetto di queste edizioni sono stati Acqua, Energia, Ecosistemi, Rifiuti e Stili di vita, Rio+10, La Carta della Terra.
Con quest'anno si conclude il secondo ciclo che ha ripreso il tema dei diritti fondamentali di Uomo e Natura come approdo di uno specifico percorso cognitivo.

L'anno prossimo il concorso entra nel terzo ciclo di vita. Le sfide sono sempre le stesse: comunicare l'ambiente educando le generazioni future al rispetto dell'ecosistema di cui anche noi facciamo parte attraverso lo sviluppo sostenibile.
Il tema dell'edizione 2002-2003 sarà l'acqua, vista sotto l'aspetto di risorsa finita ed essenziale alla vita sul pianeta.

Nel corso di tutti questi anni si è avuta una significativa partecipazione di scuole e di studenti, ad essa si è affiancata una sensibilità del mondo dei media che ha permesso un'azione significativa di diffusione del progetto.
Anche il mondo delle istituzioni ha avuto un ruolo significativo, e i patronati che accompagnano l'iniziativa sono di gran prestigio e conforto.
Il Presidente della Repubblica concede annualmente il suo Alto Patronato; seguono i Presidenti di Senato e Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Ministri di Ambiente, Pubblica Istruzione, Esteri, Politiche Agricole, Beni e Attività Culturali, Industria; si affiancano FAO, UNESCO, e Croce Rossa Internazionale.

Inoltre sarebbe stato impossibile realizzare le varie edizioni del progetto senza la presenza del settore privato che, nel corso degli anni ha assicurato un costante e significativo contributo che si è affiancato al lavoro di decine di volontari delle associazioni organizzatrici.

 


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