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COMUNICATO STAMPA


COOPERANTI ITALIANE RAPITE

Rita Levi Montalcini, Presidente di Green Cross chiede una soluzione

Green Cross esprime la propria preoccupazione per il rapimento delle due cooperanti avvenuto il 7 settembre a Bagdad e chiede che vengano attivati tutti i canali utilizzabili per una loro liberazione incondizionata che permetta la ripresa del lavoro umanitario nel quale Simona Torretta e Simona Pari erano impegnate. Riteniamo che l'azione delle organizzazioni umanitarie in Iraq sia indispensabile per guidare il paese attraverso il difficile e complicato percorso verso la pace e la democrazia.

Il rapimento delle due cooperanti arriva in un periodo durante il quale abbiamo visto dense nubi sulla scena mondiale. I fatti gravissimi che hanno avuto come protagonisti soggetti indifesi ed indifendibili quali il giornalista Enzo Baldoni, i bimbi della scuola di Beslan, il rapimento in Iraq dei due reporter francesi e ora il sequestro di Simona Torretta, Simona Pari e dei loro collaboratori iracheni, ci spinge a chiedere con forza soluzioni politiche alle tensioni e ai conflitti che affliggono il Pianeta in questo periodo.

"Il dilagare degli atti terroristici e delle loro tragiche conseguenze ha superato il livello di guardia. - ha affermato il Presidente Onorario di Green Cross Italia, Rita Levi Montalcini - E' urgente disattivare il perverso meccanismo di odio che anima queste azioni attraverso un dialogo impostato su esigenze comuni all'intero genere umano".

Il dialogo e la mediazione sono l'unica soluzione. Non è nemmeno lontanamente possibile pensare di trovare soluzioni militari per difendere tutti i cooperanti, i giornalisti e gli alunni dei paesi del nord del mondo e questa idea di futuro, secondo noi, non ha futuro.

Non ha futuro anche una politica internazionale che non faccia il punto sulle risorse del Pianeta. Il conflitto in Iraq è uno degli esempi negativi di come non si deva affrontare il problema delle risorse. Nel paese è stato di fatto aggirata la legalità internazionale. Attraverso l'applicazione delle convenzioni di Ginevra del 1949 e i regolamenti dell'Aja del 1907, incorporate nella risoluzione 1483 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite approvata nel maggio 2003, infatti, si voleva evitare la spoliazione economica del paese. Questo fatto è secondo noi il principale focolaio di tensione e perciò chiediamo che le risorse dell'Iraq siano date in gestione al loro legittimo proprietario: il popolo iracheno. Solo ripristinando la legalità internazionale sarà secondo noi possibile gettare le basi di una reale pacificazione.

Siamo vicini ai familiari di Simona Torretta, Simona Pari, dei loro collaboratori iracheni e agli amici di Un Ponte per… ai quali ci lega una profonda stima e un lungo percorso comune, speriamo che siano messi presto in grado di proseguire la loro opera di assistenza e cooperazione verso il popolo iracheno.


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Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria di Green Cross ai numeri 06.36004300/64, o consultare il sito web di Green Cross Italia all'indirizzo: www.greencrossitalia.it

Contatto Stampa: Sergio Ferraris, 06.36004300, 347.3803887,
e-mail: redazione@greencrossitalia.it

 

 

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