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Il progetto “Semina l’Acqua in Burkina Faso” trae origine dall’attiva cooperazione in essere tra Green Cross Italia e Green Cross Burkina Faso; da molti anni, infatti, intercorrono rapporti di supporto e scambio culturale tra i due partners.

Secondo il recente Human Development Report pubblicato nel novembre 2006 dal UNDP il Burkina Faso si colloca al quart’ultimo posto in una lista di 179 paesi; la classifica tiene conto di numerosi indicatori di Sviluppo tra i quali risorse idriche, miglioramento delle condizioni igieniche e stato nutrizionale della popolazione
L’obiettivo generale dell’iniziativa è contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini di alcune comunità rurali del nord del Burkina Faso; l’obiettivo verrà raggiunto promovendo un sviluppo integrato dell’area attraverso azioni che consentano ai beneficiari l’accesso sicuro e costante alle risorse idriche .
Nell’area di intervento la scarsità di acqua ed il processo di desertificazione dei terreni sono causa di forti disagi per la popolazione costretta a vivere in condizioni di estrema povertà
Nel particolare, la scelta della provincia di Yatenga come area di progetto, all’interno del ben più ampio contesto burkinabé, è giustificato da priorità di carattere geografico, economico e sociale.
La provincia si trova nella Regione Nord del Burkina, area in cui, per inasprimento delle condizioni climatiche, le risorse risultano essere poche e di difficile accesso; le conseguenze sono: estrema povertà della popolazione, malnutrizione, scarse condizioni igienico – sanitarie e degrado ambientale.
Il progetto intende contribuire al miglioramento delle condizioni di vita agendo contemporaneamente su diversi aspetti:

  • idrico: aumento della disponibilità e miglioramento della qualità delle risorse idriche attraverso la pianificazione della richiesta e successiva realizzazione di opere di captazione e adduzione delle acque;
  • sociale: miglioramento delle condizioni igieniche all’interno dei villaggi e promozione di un Comitato per la gestione razionale e partecipativa delle risorse apportate;
  • economico: aumento della produttività nel settore agricolo grazie alla aumentata disponibilità idrica ed al sostegno prestato a tecniche sostenibili di coltura;
  • ambientale: preservare l’ambiente naturale dell’area dal processo di desertificazione in atto, fenomeno questo che porta ad un forte ridimensionamento della produzione agricola e, di conseguenza, causa l’esodo della popolazione rurale alla ricerca di nuovi mezzi di sussistenza.

Il progetto prevede la realizzazione di pozzi per la captazione delle acque sotterranee e sistemi di adduzione delle stesse in superficie in 11 villaggi; contemporaneamente verranno gettate le basi per la costituzione di un Comitato di gestione delle risorse apportate.
La maggior quantità di acqua a disposizione della popolazione consentirà di migliorare le condizioni igieniche personali e dell’ambiente del villaggio; la realizzazione di cloache favorirà un ripristino ambientale delle aree periferiche dei villaggi attualmente utilizzate come discariche.
La popolazione beneficiaria dell’intervento sarà di 4.522 unità; di questa il 51% (circa 2.300) è rappresentata da bambini.

Il progetto avrà la durata di 2 anni.


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