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Armi Chimiche
Programma per lo smantellamento bilaterale delle armi chimiche


La rassegna stampa


Armi Chimiche: Programma per lo smantellamento bilaterale delle armi chimiche



28 settembre 2000
Avvertimento di Green Cross Svizzera: la convenzione sulle armi chimiche è minacciata

Contributo della Svizzera allo smantellamento delle armi chimiche in tutto il mondo“

Il 4 ottobre 2000, il Consigliere nazionale Rudolf Imhof e il Consigliere degli Stati Pierre Paupe, in qualità di rappresentanti del Gruppo parlamentare di Green Cross, hanno presentato due mozioni di eguale tenore per l‘incoraggiamento allo smantellamento delle armi chimiche in tutto il mondo.

Con due mozioni di eguale tenore presentate oggi dal Consigliere nazionale Rudolf Imhof e dal Consigliere degli Stati Pierre Paupe e sottoscritte da un totale di 218 parlamentari, si chiede al Consiglio Federale di avanzare, in un messaggio, delle proposte per un contributo fattivo da parte della Svizzera alla richiesta di smantellamento delle armi chimiche in tutto il mondo.I vari strumenti di politica estera e della sicurezza devono essere messi in atto in modo complementare e coordinato nel senso di una politica globale. L‘obiettivo principale deve essere la distruzione reale delle armi chimiche, verificando tutte le opzioni al riguardo, dalle iniziative per un impegno rafforzato della comunità internazionale, a misure per la creazione di un clima di fiducia, fino alla partecipazione a progetti di prevenzione delle catastrofi e alla collaborazione tecnica nelle zone in cui sono installati magazzini di armi chimiche. ONG varie, mondo eco-nomico ed esperti federali devono rappresentare gli strumenti per introdurre questa trasforma-zione.

I due interventi parlamentari intendono fornire un contributo ad un‘attuazione efficace della convenzione internazionale sulle armi chimiche (Chemical Weapons Convention, CWC). La CWC, entrata in vigore nel 1997 e ratificata fino ad oggi da 139 Stati, regolamenta la distruzione delle armi chimiche e ha come scopo quello di impedire il commercio mondiale di elementi chimici per armi chimiche, così come la nuova produzione di armi chimiche. La CWC contiene diversi elementi innovativi riguardo al controllo dell‘osservanza dei trattati e ha dunque una funzione di precursore nel campo del disarmo. Un fallimento della CWC significherebbe un contraccolpo per altri trattati globali di disarmo e annullerebbe gli sforzi diplomatici, finanziari e personali fatti finora dalla Svizzera in questo campo. Se i magazzini delle armi chimiche non vengono smantellati, non solo permane il rischio di catastrofi con molte vittime e una massiccia distruzione dell‘ambiente, ma aumenta anche la possibilità di un abuso delle armi chimiche per atti di terrorismo, ricatto o in conflitti regionali. La distruzione delle armi chimiche merita dunque un‘elevata priorità negli sforzi della Svizzera volti a un disarmo internazionale e all‘aumento della sicurezza e della stabilità globale.

Gruppo Parlamentare Green Cross Svizzera

Rudolf Imhof, Presidente
Pierre Paupe, Membro

 




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